Ieri sera presso la Santissima Pietà di Teggiano si è tenuta un’assemblea pubblica convocata dall’Amministrazione comunale per affrontare il problema della paventata chiusura della Scuola dell’Infanzia nel centro storico. I toni accesi hanno mosso il confronto fino al termine della riunione.
“Una settimana fa mi è stata fatta recapitare la nota del Provveditorato di Salerno che chiarisce che il requisito minimo affinché una scuola dell’infanzia resti aperta è fissato ad un numero di bambini non inferiore a 18 e non superiore a 26″. Così ha introdotto la questione il sindaco Michele Di Candia.
Nel plesso in questione sono 6 i bambini iscritti dunque “dal prossimo anno scolastico non può sussistere l’esistenza di questo plesso“, chiarisce la lettera del Provveditore letta dal primo cittadino.
Da quel giorno il sindaco ha verificato i dati delle nascite e si è confrontato con la situazione di altri comuni. Il problema maggiore è legato al numero di nuovi nati e bisogna capire come questi vengono distribuiti tra le scuole nelle diverse frazioni del territorio. Le famiglie possono scegliere liberamente dove iscrivere i propri figli per cui nella frazione di Pantano quest’anno ci sono 2 classi, così come a Facofano.
“Come scuola abbiamo fatto richiesta della sezione a Teggiano capoluogo con 6 bambini, ma abbiamo avuto un diniego da parte del Provveditorato – afferma la vicedirigente Giuliana Morena – Se in passato è stato possibile mantenere aperta la scuola del capoluogo è perché le iscrizioni erano cartacee. Attualmente invece il SIDI, sistema pubblico, gestisce le classi quindi il ridimensionamento avviene a livello statale, non locale o regionale”.
Il problema è relativo anche alla carenza di organico. “La sezione di Teggiano capoluogo è stata mantenuta fino ad ora solo perché abbiamo consentito il turno di mattina, fino alle 14 – spiega la vicedirigente – Altrimenti non sarebbe stato nemmeno possibile”.
I genitori propongono di trovare altri bambini da iscrivere nella scuola del capoluogo, ma sembra sia troppo tardi. Le mamme però si sono interfacciate, tramite interposte persone, con il Provveditore. “Ci è stato detto in maniera ufficiosa – affermano i genitori presenti all’incontro – che il numero minimo per mantenere la scuola aperta è di 10 bambini“.
Lo scorso anno, infatti, erano 10 i bambini iscritti al capoluogo e la scuola è rimasta aperta.
L’intenzione dell’Amministrazione è tutelare i bambini, ma la comunicazione ufficiale del Provveditorato sembra non dare soluzioni alternative.
“Ora non siamo più liberi di scegliere dove portare i nostri bambini – inveiscono le mamme – Ci avete convocato quando il problema, a quanto dite, è ormai irrisolvibile”.
Il 4 aprile il Provveditore ha inviato la comunicazione di chiusura del plesso di Teggiano capoluogo a partire dall’anno scolastico 2024/2025.
“La nostra dirigente si è spesa per Teggiano capoluogo, ma avendo avuto questa comunicazione ufficiale non può fare altro”, precisa la vicedirigente.
Ha dato il suo contributo alla discussione anche il Consigliere comunale Conantonio D’Elia. “I numeri degli iscritti potevano essere letti anche a novembre, non ora – afferma D’Elia – Se è arrivata la comunicazione ufficiosa ai genitori circa la presenza minima di 10 bambini, bisogna verificare. Inoltre, se non fosse possibile mantenere aperta la scuola del capoluogo, dovremmo prevedere un trasporto pubblico“.
Su questo punto i toni si sono alzati perché pare non sia possibile per il Comune sostenere una simile spesa. Ad ogni modo è intenzione dell’Amministrazione tutelare i cittadini del futuro. “Ci teniamo a Teggiano tutta – afferma il sindaco – La scuola è formazione ed è fondamentale per lo sviluppo delle generazioni future”.
Presente all’incontro anche il Vescovo della Diocesi Teggiano-Policastro Monsignor Antonio De Luca che ha perorato la causa presso il Provveditore.
La riunione si è conclusa con l’accordo di andare personalmente dal Provveditore a Salerno sindaco e rappresentanti dei genitori.