È partita ieri e oggi conta già 523 sottoscrizioni: si tratta della petizione avviata dai cittadini della Val d’Agri su Facebook, contro la chiusura del Punto Nascite dell’ospedale di Villa D’agri avvenuta con delibera regionale n. 718 del 20 giugno 2014.
“Riteniamo che la sua chiusura – recita il testo – giustificata soltanto dal mancato parametro delle 500 nascite annue, vada contro l’articolo 32 della Costituzione, poiché tutte le partorienti della Val d’Agri rischiano la propria vita e quella del bambino che hanno in grembo, per recarsi al punto nascite più vicino, distante in media oltre i 50 km in una situazione infrastrutturale precaria”.
Non sono infatti mancati negli ultimi anni casi di donne che non sono riuscite a raggiungere l’Ospedale San Carlo di Potenza e sono state costrette a partorire in ambulanza all’altezza di Brienza.
I cittadini hanno quindi inviato una lettera al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e a tutti i suoi consiglieri, per chiedere di rivedere la sorte del punto nascite valdagrino, alla luce del decreto dell’11 novembre 2015 del Ministro Lorenzin. Quest’ultimo affida al “Comitato per il Percorso Nascita”, il compito di esprimersi in merito ai punti nascita che registrano meno di 500 parti all’anno. Si vuole far leva dunque sulla qualità e professionalità del reparto in questione, piuttosto che di meri dati numerici.
– Monica Lopardo –