“L’ospedale di Sapri non si tocca“, sono state queste le prime parole pronunciate dal sindaco di Sapri Antonio Gentile quando ha appreso la notizia dell’imminente chiusura del Punto Nascita del presiedo ospedaliero dell’Immacolata di Sapri.
Dal 1° gennaio 2019 infatti il Comitato Percorso Nascita Nazionale ha disposto la disattivazione del Punto Nascita del nosocomio saprese, con gravi danni per l’intera popolazione non solo del Golfo di Policastro, dove l’ospedale è situato, ma di tutto il basso Cilento. Nonostante vi sia stata una richiesta fatta dalla Regione Campania al Comitato Percorso Nascite Nazionale di rivedere le posizioni relative alla chiusura dei Punti Nascita presso gli ospedali di Sapri e di Polla. Infatti, mentre per la struttura ospedaliera di Vallo della Lucania è stata concessa dal Comitato una proroga di un anno, nulla di fatto per gli ospedali di Sapri e Polla che dal 1° gennaio 2019 saranno privati di un settore così importante per l’intera popolazione.
La richiesta da parte della Regione e del Comune di mantenere il Punto Nascita attivo nel nosocomio saprese nasce dalla oggettive difficoltà di collegamento che gli abitanti del Golfo di Policastro hanno con le altre strutture ospedaliere.
“Continueremo a lottare fino alla fine al fianco della Regione Campania per ottenere la deroga come sede disagiata – ha dichiarato il sindaco Gentile – È impensabile la chiusura del Punto Nascita dell’ospedale di Sapri dati i tempi lunghissimi per poter raggiungere un’altra struttura ospedaliera. Proprio per questo motivo ho convocato per domani una riunione con il Comitato dei Sindaci del distretto 71, ho invitato anche il sindaco di Maratea, per scendere tutti insieme in campo e poter capovolgere tale decisione“.
– Maria Emilia Cobucci –
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12/11/2018 – Sanità. La Regione dispone la chiusura dei punti nascita negli ospedali di Polla e Sapri