Si è svolto questo pomeriggio a Polla un importante Consiglio comunale, che ha avuto ad oggetto i provvedimenti del Comune contro la chiusura del Punto Nascita dell’ospedale “Luigi Curto” dal 1° gennaio 2019, in quanto si tratta di un provvedimento “gravemente lesivo per gli interessi della comunità del Vallo di Diano, non tenendo conto della specificità del territorio, dei collegamenti e della posizione geografica per cui è prevista la deroga” recita il testo della delibera.
La delibera oggetto del Consiglio, approvata all’unanimità, contiene la richiesta alla Regione Campania di riformulare con urgenza la deroga rifiutata e i provvedimenti riguardanti il ricorso che il Comune presenterà dinanzi al TAR.
La delibera assunta in Consiglio “riguarda il riassunto delle attività svolte in questi giorni che vanno a scongiurare la chiusura del Punto Nascita del nostro ospedale – ha dichiarato il sindaco Rocco Giuliano – Su questo argomento, la Regione Campania è stata un po’ disinteressata alla nostra causa perché dopo il parere ministeriale sfavorevole alla deroga richiesta, noi sindaci non siamo stati informati dell’accaduto”.
Secondo il primo cittadino, il problema “si ripresenterà negli anni successivi se non cambierà la normativa nazionale e ci troveremo ad affrontare lo stesso problema l’anno prossimo o tra 2 anni. Si rende quindi necessaria un’azione più ampia”.
In rappresentanza della Consulta delle Amministratrici del Vallo Di Diano e Tanagro ha preso la parola l’assessore Teresa Pascale, che ha definito la notizia della chiusura del Punto Nascita “un fulmine a ciel sereno. Mi sento beffata 3 volte, in qualità di donna, amministratrice e dipendente dell’ospedale. Il nosocomio pollese ha degli standard qualitativi che non sono secondi a nessuno, ma evidentemente nessuno ha avuto interesse a verificarli. Desideriamo, quindi, una visita di un componente del Comitato Percorso nascita del Ministero della Salute per verificare i nostri standard qualitativi”.
– Maria De Paola –