“Irriguardose, arroganti e farneticanti le affermazioni del governatore della Campania Vincenzo De Luca in merito all’hashtag ‘Io sono nato qui’, lanciato per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla chiusura del punto nascita dell’ospedale di Polla. Lui può essere nato dove vuole, interessa poco, la cosa che ci interessa è che il signor De Luca Vincenzo, da Ruvo del Monte, deve avere rispetto per quanti difendono il territorio dove sono nati e dove, nonostante tutto, hanno ancora intenzione di vivere. Un territorio da molto tempo penalizzato da scelte scellerate e senza logica se non quelle di condannarlo gradualmente ma, irrimediabilmente, alla insignificanza storica e sociale, allo spopolamento graduale e sempre più marcato, con la determinante complicità della inutile e fine a se stessa politica locale”.
Con queste parole Giovanni De Lauso, esponente del nascente movimento DianoFuturo Rete Civica, interviene sulle affermazioni di Vincenzo De Luca in merito all’hashtag “Io sono nato qui” tramite le quali il governatore pare abbia ironizzato sullo slogan simbolo della protesta.
“La chiusura del punto nascita dell’ospedale di Polla – continua De Lauso- rappresenta l’ennesimo episodio discriminatorio, mortificatorio di un territorio che è un’area pilota per le aree interne, un territorio di 60.000 abitanti che si sta spopolando anche perchè le scelte di indirizzo strategico hanno previsto e continuano a prevedere la soppressione di importanti servizi e infrastrutture. Il Presidente della Regione Campania deve assumersi le sue responsabilità e smetterla di mistificare la realtà. L’articolo 117 della Costituzione italiana, II comma, riformato nel 2001, delega chiaramente alle regioni molti aspetti in materia sanitaria, quale l’organizzazione sul territorio dei servizi sanitari. La Regione Campania ha recepito in toto le disposizioni del piano sanitario nazionale del 2015, nel quale i nosocomi di Polla e Sapri venivano declassati a Pronto soccorso entro il 2018/19. A che serve dire abbiamo chiesto la proroga al Governo quando nel 2015 e negli anni successivi la Regione Campania non ha cambiato, pur potendolo fare, il penalizzante indirizzo nazionale? L’articolo 21 quater della legge 241/90 consente di sospendere provvisoriamente fino a 18 mesi l’efficacia dei provvedimenti di soppressione dei punti nascita. De Luca provveda in conformità. La sospensione provvisoria consentirà ai punti nascita la continuità operativa, senza interruzioni del servizio. Nel periodo di operatività temporanea sarà possibile attrezzare i reparti portandoli allo standard di sicurezza necessario per le partorienti e i neonati. E’ solo un ipocrita e inutile tentativo di non assumersi le proprie responsabilità. Basta giocare sulla pelle della gente, basta delegare ai politici locali la difesa e lo sviluppo del nostro territorio da sempre troppo attenti agli equilibri partitocratici e poco agli interessi della nostra gente. Stiamo preparando una importante iniziativa, ne daremo notizie dettagliate appena pronti. Stavolta non finisce a tarallucci e vino, come è sempre stato, o con una frittura di pesce”.
– Chiara Di Miele –