Con una delibera di Giunta l’Amministrazione Comunale di Sala Consilina, guidata dal sindaco Francesco Cavallone, pochi giorni fa ha deciso di proporre ricorso dinanzi al TAR di Salerno avverso il decreto del Ministro della Giustizia Andrea Orlando del 27 ottobre scorso con cui è stata disposta la soppressione della Casa Circondariale.
“A questa Amministrazione – si legge nel testo della delibera – che non ha mai condiviso la chiusura dell’istituto penitenziario, non è stato nemmeno chiesto di esprimere un parere sull’ipotesi di soppressione del carcere presente in città scegliendo al dialogo e alla condivisione la linea della soluzione unilaterale, che seppure formalmente legittima si reputa del tutto inadeguata e non rispettosa del sistema delle autonomie locali ancora una volta sottomesso alla logica della centralismo statale“.
Con forza si continua quindi a tentare di trovare una possibile soluzione a quella che gli amministratori di Sala Consilina definiscono “un’ulteriore spoliazione del territorio dopo la già sofferta soppressione del Tribunale” che genera “una grave ricaduta sull’indotto del territorio“. Di qui il ricorso al giudice amministrativo, “anche – come afferma la Giunta salese – per ristabilire un principio di correttezza nei rapporti istituzionali e lanciare un segnale politico forte su una questione importante della vita della città, che il Ministero ha gestito senza una reale interlocuzione né con l’amministrazione comunale né probabilmente con gli organi locali della Magistratura“.
L’incarico di stare in giudizio a rappresentare l’Ente è stato conferito all’avvocato Demetrio Fenucciu di Salerno.
Nella delibera è contenuto inoltre un lungo excursus sul destino del penitenziario di via Gioberti. Da quando nel lontano 1998 fu chiesto al Ministero di Grazia e Giustizia il finanziamento per la realizzazione di una nuova Casa Circondariale al 2002, quando il Comune di Sala Consilina fu incluso nel programma di edilizia penitenziaria per la costruzione di un nuovo istituto. In seguito, nel 2012, il Ministero, invitato ad un’apposita Conferenza di Servizi convocata dal Comune di Sala Consilina, comunicò la mancanza interesse alla realizzazione del nuovo penitenziario, dovuta all’assenza di appositi fondi. Dal 2013 è stato dato il via alla redazione del Piano Urbanistico Comunale il cui preliminare, approvato l’anno seguente, individua l’area in cui realizzare una nuova Casa Circondariale.
Ciò che è accaduto in seguito è, purtroppo, storia nota ai più.
– Chiara Di Miele –