E’ stata condannata dalla Corte di Assise a 3 anni e mezzo per omicidio colposo Olga Iacob, la moldava che aveva rinchiuso in una valigia presso un’abitazione a Vallo della Lucania il figlioletto appena nato.
Olga, che lavorava come badante presso una famiglia della frazione di Angellara, nell’ottobre 2019 giunse all’ospedale “San Luca” in condizioni disperate a seguito di un’emorragia. I sanitari si accorsero subito che aveva appena partorito e avvisarono i Carabinieri della locale Compagnia.
I militari, recatisi presso l’abitazione in cui la donna prestava servizio, trovarono il piccolo privo di vita adagiato in una valigia. La moldava, dopo il parto, recise da sola il cordone ombelicale con una lametta e, accortasi della copiosa fuoriuscita di sangue, si recò al Pronto Soccorso.
Dall’autopsia, disposta dalla Procura di Vallo della Lucania ed eseguita dal medico legale Adamo Maiese, emersero segni di schiacciamento del cranio.
La Procura contestò il reato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione per il quale la donna rischiava 24 anni. All’esito di una complessa istruttoria, la Corte d’Assise ha condannato l’imputata difesa dagli avvocati Gianluca D’Aiuto e Antonio La Greca.
E’ stata riconosciuta inoltre la semi-infermità per il reato di occultamento di cadavere.
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