Capita spesso, in particolare all’inizio della bella stagione, di ascoltare considerazioni o leggere su facebook commenti del tipo “le chiese di Teggiano sono sempre chiuse. E’ impossibile visitarle”. Quella legata all’apertura permanente delle chiese e della fruizione delle bellezze storico-artistiche del centro storico da parte dei visitatori, è una questione viva da sempre. Una questione che si scontra con la necessità di tutelare e preservare il patrimonio.
Il Centro di informazioni turistiche, situato all’interno del Museo Diocesano, è gestito dalla cooperativa Paradhosis, così come il servizio guide. Per cercare di far chiarezza sulla tematica, abbiamo incontrato il direttore del Museo Marco Ambrogi.
- E’ vero che a Teggiano le chiese sono sempre chiuse?
Non è assolutamente vero, sono sempre visitabili. Chi vuole vederle, ha la possibilità di farlo, mettendosi in contatto con il Centro turistico. Bisogna, tuttavia, tener presenti due cose. Le chiese sono principalmente luoghi di culto e bisogna rispettarle come tali. E’ quanto mai attuale, poi, il problema dei furti sacrileghi, per cui le strutture dovrebbero essere continuamente vigilate
- Cosa si può vedere di solito?
Grazie al servizio di accompagnamento c’è la possibilità di vedere tutto ciò che si desidera. Come cooperativa abbiamo sempre garantito l’apertura del Museo e della Biblioteca Diocesana e dal prossimo giugno inaugureremo un’altra sezione del Museo, vale a dire il lapidario, nella chiesa di San Michele Arcangelo. Questo permetterà di ammirare diverse opere da molti non conosciute
- Quanti gruppi giungono a Teggiano senza che voi siate informati del loro arrivo?
Accade in rare occasioni. La maggior parte dei gruppi contatta il Centro turistico. Se non si è informati dell’arrivo dei visitatori, si rischia di non poter accontentare nessuno. L’obiettivo è di aprire in maniera permanente i Musei presenti. In alternativa è possibile fare un itinerario “in esterna”, girando per le vie del paese senza entrare in alcuna struttura. E’ importante che si instauri uno spirito di collaborazione tra la Paradhosis, la Pro Loco e gli altri organismi esistenti anche se, purtroppo, il più delle volte risulta complicato
- A livello di flusso turistico qual è il trend degli ultimi anni?
C’è una certa stabilità. Non si registra né un aumento marcato, né un decremento deciso. Per quel che riguarda la permanenza media del visitatore, è ridotta e caratterizzata da un solo giorno
- E’ possibile immaginare dei cambiamenti in futuro? Ovvero chiese aperte in modalità permanente?
Se si registrasse un massiccio aumento del flusso turistico, potrebbe esserci un incremento del personale e si potrebbe immaginare di tenere aperte le chiese in modo continuato, iniziando magari dai week end per poi estendere la cosa all’intera settimana. Più cresce la richiesta, maggiore è la possibilità che le chiese possano risultare aperte.
– Cono D’Elia-