“Complesso sportivo: un’opera sociale. L’unico in Italia che abbraccia tutte le discipline – Un Consorzio di Comuni”. E’ il titolo dell’articolo pubblicato, nel 1974, sul periodico “Il Vallo”, giornale nato dall’iniziativa di personalità di spicco dell’epoca, tra cui Luigi Pica, Vincenzo Curcio, Pasquale Petrizzo, Gerardo Ritorto ed Enzo Vacca, con direttore responsabile Stefano Lombardi e giunto a noi grazie alle copie gentilmente concesse dalla prof.ssa Elvira Pappafico.
Il pezzo in questione offre lo spunto per alcune riflessioni su un’importante struttura presente nel Vallo di Diano, ovvero il Centro Sportivo Meridionale, con sede a San Rufo.
L’articolo presenta, in primo piano, una foto che ritrae il dott. De Dominicis, della Cassa per il Mezzogiorno, l’allora presidente regionale del CONI Nino Mosca e l’on. Enrico Quaranta che visionano i lavori al Centro che sarebbe sorto da lì a qualche anno. Ecco il testo completo:
Un complesso turistico-sportivo che prevede una spesa totale di oltre 5 miliardi si sta realizzando nel Vallo di Diano, a San Rufo. L’iniziativa, a totale carico della Cassa per il Mezzogiorno e sotto il patrocinio del CONI, è di un Consorzio di Comuni formato da Polla, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Monte San Giacomo, Padula, Petina e Corleto.
E’ in via di perfezionamento l’adesione di Sala Consilina e di altri comuni. Presidente del Consorzio è l’on. Enrico Quaranta. Il complesso, unico in Italia per dimensioni e per attrezzature, comprende uno stadio per il calcio, un campo secondario da calcio, una pista per atletica leggera, un palazzo dello sport della capacità di 5mila spettatori, una piscina coperta ed una scoperta, un campo per pallanuoto e pallavolo, 4 campi da tennis, un parco per mini golf, un parco giochi per bambini, un complesso alberghiero con 80 posti letto, sale riunoni e convegni, pizzeria rustica. Queste attrezzature sono racchiuse in un parco a verde ed alberato di oltre 15 ettari. La costruzione è iniziata da un anno ed il termine dei lavori è previsto entro 2 anni. Il complesso si propone 2 obiettivi:
– ospitare gare nazionali ed internazionali delle varie discipline sportive
– dare la possibilità ai giovani del Vallo di frequentare i vari sport. A tale scopo si prevedono le prestazioni degli istruttori atletici, completamente gratuite, per i giovani appartenenti a famiglie bisognose o comunque a basso reddito.
Insomma, prospettive importanti quelle tracciate ma che poi, a causa di una serie di disavventure e di difficoltà di varia natura, tra cui la morte di Quaranta nel 1984, non hanno portato alla luce fatti concreti. E nonostante il parziale rilancio della struttura, registrato negli ultimi anni, quello del centro sportivo più “completo” d’Italia sembra essere un sogno rimasto nel cassetto ed impresso sulle pagine storiche del “Vallo”.
– Cono D’Elia –
Chissà forse con una nuova politica il sogno si avvererà… magari nel 2084!!!!
Vergogna!!!! Queste sono le cose belle per un futuro migliore.. E magari anche un campo di rugby???
Magari, invece di guardare al passato e pensare a quello che si avrebbe dovuto fare, si dovrebbe guardare al futuro e pensare a cosa si può fare. È questo che secondo me manca nella mentalità del Vallo di Diano, del Cilento ed in generale del Sud.
Non piangiamoci addosso, rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare per far crescere il territorio, perchè le opportunità e le capacità ci sono.
Questa è la fine che fanno le “grandi opere”, cattedrali nel deserto, con grande spreco di risorse umane ed economiche, illudendosi che basta creare un carrozzone di spettacoli, senza contenuti che durino nel tempo, per assicurare uno sviluppo di un territorio; quanta illusione…ma la musica continua a non cambiare…vedi Expo milan…Un saluto
mi chiedo se i deserti vanno prima resi agibili e poi popolati oppure se, debbono prima essere popolati e poi resi agibili!
altro argomento che si aggiunge all’ospedale, tribunale, ferrovia…, da utilizzare nella campagna elettorale!
Miseria ladra, ladra di intelletto e conoscenza, l’articolista, bravo, ha portato a conoscenza con una vera e propria denuncia, che la cultura è coscienza e senso civico di responsabilità. Dall’articolo bene esposto, traspare che i migliori dell’epoca, personaggi colti e politici dedicati e attenti al bene comune sono prematuramente scomparsi e mai degnamente sostituiti. E’ evidente che, per queste fatalità, non è naufragato solo il grande progetto ” Centro Sportivo Meridionale” ma il sogno della Valle di Diano.
Il centro sportivo era solo una cattedrale nel deserto che non avrebbe portato nessuno sviluppo.
I “politicanti” che hanno per anni bivaccato e vissuto per “rendita ricevuta” da coloro che potevano dirsi “politici”, piuttosto che ricandidarsi, dovrebbero restarsene a casa!! Ma la gente ha la memoria corta e soffre di una ignoranza paurosa!! ..provate a chiedere in giro che cos’è l’italicum, la riforma del senato, lo sblocca italia, ecc. ecc. ..forse il 5% degli intervistati saprà rispondervi ..per cui possiamo rassegnarci il vallo di diano sarà sempre terra di conquista e i politicanti ” portatori d’acqua”.