Continuano nel Vallo di Diano gli eventi in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale. Questa mattina, a Monte San Giacomo, si è svolta una cerimonia in ricordo di quanti hanno perso la vita al fronte.
L’evento è organizzato dalla scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Falcone”, in collaborazione con il Comune di Monte San Giacomo e della direzione della Biblioteca Comunale “Gherardo Marone”. L’evento gode del patrocinio dell’UNICEF, inoltre ha potuto vantare l’inserimento del logo ufficiale del Centenario della Prima Guerra Mondiale.
La cerimonia commemorativa è iniziata con una messa in suffragio delle vittime del conflitto presieduta dal parroco del paese don Agnello Forte nella Chiesa Madre della Parrocchia San Giacomo Apostolo. Alla cerimonia religiosa è seguita l’inaugurazione, presso il Palazzo Marone, della mostra allestita dagli alunni del “Giovanni Falcone” e che comprende lettere dal fronte di Sangiacomesi, lettere scritte da Giuseppe Ungaretti e indirizzate a Gherardo Marone, le foto e le storie dei Caduti e dei Reduci del conflitto e vari tipi di reperti utilizzati dai soldati in trincea.
L’esposizione, visibile anche nei prossimi mesi, è il frutto delle ricerche eseguite dai giovani studenti sangiacomesi grazie ad un progetto iniziato al principio dell’anno scolastico e coordinato dall’insegnante Michelina Monaco.
Successivamente all’inaugurazione, ci sono stati gli interventi del sindaco di Monte San Giacomo Raffaele Accetta, del direttore della Biblioteca Comunale “Gherardo Marone” Angelo Sica e di Liliana Ferzola, dirigente dell’Istituto Comprensivo “G. Falcone”.
Gli studenti hanno ricordato i Caduti con delle esibizioni, con la lettura di alcune missive inviate dal fronte dai soldati Sangiacomesi ed hanno lanciato dei messaggi di pace. La deposizione di una corona d’alloro al Monumenti dei Caduti situato in piazza Sandro Pertini ha suggellato la giornata commemorativa.
“Abbiamo voluto coinvolgere i ragazzi per questa commemorazione – ha dichiarato il sindaco Raffaele Accetta – perché possa rimanere loro una testimonianza di tutto ciò che è stato e ha rappresentato questa guerra, purtroppo il ricordo di una tragedia immane. Continueremo a fare ricerche e a coinvolgere ancora di più i ragazzi, in quanto il vero messaggio che dobbiamo lanciare è rivolto a loro e quindi far sì che capiscano quali sono i disastri che provoca una guerra. Dobbiamo far sì che loro cercano sempre la pace e la costruiscano nei rapporti di vita quotidiana”.
– Roccanna Giordano –
[wzslider]