Sono passati 36 anni dalla scossa di terremoto che la sera del 23 novembre 1980 distrusse e rase al suolo i comuni dell’Irpinia e del salernitano.
Bastarono solo 90 secondi di scossa per provocare 280mila sfollati, oltre 3mila morti e 2800 feriti. Tra i comuni maggiormente colpiti nel salernitano Castelnuovo di Conza, Laviano, Santomenna, Colliano, Valva, Oliveto Citra, Palomonte, San Gregorio Magno e Buccino.
A Castelnuovo di Conza, zona dell’epicentro del sisma, i morti furono 85 su una popolazione di 450 abitanti, mentre a Valva, i morti furono 7.
Territori, quelli dell’Alto Sele, che ancora oggi portano i segni indelebili di quella notte funesta. Storie di uomini e donne che si intrecciano, sopravvissuti alla catastrofe e uniti dal dolore per la perdita dei propri cari morti sotto le macerie del sisma.
Quest’anno Ondanews ha visitato Castelnuovo di Conza e Valva per raccontare la storia di chi ha perso tutto, ma non la voglia di vivere.
– Mariateresa Conte –