I Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, al comando del Capitano Davide Acquaviva, hanno avviato le indagini in merito alle dimissioni della donna di 38 anni, della provincia di Cosenza, dall’ospedale di Polla e risultata, successivamente, positiva al tampone del Coronavirus.
Le Forze dell’Ordine del Vallo di Diano, insomma, vogliono vederci chiaro su un “difetto di comunicazione” che, si spera, non abbia conseguenze rilevanti per nessuno.
Secondo quanto si è appreso negli stessi ambienti ospedalieri, ci sarebbe stata una prima risposta con esito negativo agli accertamenti eseguiti sulla donna e questo elemento avrebbe indotto i medici a consentire alla donna di lasciare l’ospedale di Polla. Nel pomeriggio di ieri, invece, è giunto il responso definitivo e la 38enne è risultata positiva al tampone.
La donna, ovviamente, era già giunta presso la sua destinazione in Calabria e l’intera vicenda, ora, sarà sottoposta all’esame della Procura della Repubblica di Lagonegro che potrebbe aprire un fascicolo per accertare eventuali responsabilità.
Non è escluso, inoltre, come ha riferito anche il Direttore sanitario dell’ospedale di Polla Luigi Mandia, che presto possa essere attivata anche un’indagine interna al nosocomio del “Curto”.
Intanto, per tutti i sanitari che sono stati a contatto con la donna della provincia di Cosenza, che era stata ricoverata mentre si trovava in viaggio su un autobus per un malore all’altezza di Sala Consilina, sono state predisposte le misure previste dal protocollo riguardante la gestione del Coronavirus. Sono 23 tra medici e personale sanitario attualmente in quarantena, tra cui tre medici del Pronto Soccorso e due medici della Radiologia.
– redazione –
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