Il “caso De Luca” e la conseguente applicazione della tanto discussa legge Severino tiene ormai banco da settimane e si è acuito di gran lunga in seguito alla vittoria dell’ex sindaco di Salerno, oggi Governatore della Campania ma con una spada di Damocle sul capo qual è quella dell’imminente sospensione dalla carica a causa della condanna in primo grado per abuso d’ufficio.
E mentre ieri mattina si è stabilita la convocazione del primo Consiglio regionale (quello dal quale scaturirà la giunta e, di conseguenza, il nome del vice di De Luca) per lunedì 29, con all’ordine del giorno la convalida degli eletti, l’elezione del presidente del consiglio e la comunicazione delle linee programmatiche, il premier Matteo Renzi prende tempo e ieri, al termine del Consiglio dei Ministri, ha chiarito che si procederà alla sospensione “nel giro di pochi giorni, non appena sarà chiara la procedura da seguire“. Giocoforza quindi che la Severino verrà applicata soltanto dopo il Consiglio del 29 e i venti giorni che De Luca avrà a disposizione entro cui indicare vice e componenti della giunta (termine che sarà sicuramente abbreviato).
“La presidenza ha richiesto formalmente a ministri competenti un parere sulla vicenda del governatore della Campania – ha spiegato il premier – È nostro intendimento procedere alla sospensione come previsto dalla legge Severino del presidente della regione Campania: stiamo attendendo il parere dei ministri e che l’avvocatura dello Stato ci spieghi come questa procedura si deve svolgere, in considerazione del fatto che è un provvedimento inedito. Per la prima volta si applica non già a una figura istituzionale in carica ma a una figura istituzionale che deve essere proclamata e che deve entrare in carica. Abbiamo chiesto formalmente di conoscere la procedura prevista e nelle prossime ore immaginiamo di procedere rispettando la legge e la procedura che ci verrà proposta“.
Renzi si dichiara pronto a firmare il provvedimento che sospenderà De Luca, ma parla anche di “spazio interpretativo” lasciato dalla norma che “non prevede quando debba essere sospeso il presidente risultato eletto che non fosse già nella sua funzione quando viene colpito dal provvedimento della Severino. È su questo che abbiamo chiesto una specifica tecnica“.
– Chiara Di Miele –
“Spazio interpretativo”… e allora, secondo me, non ci sarà sospensione.
La parola è una formidabile arma: chi la sa usare è sempre (o quasi) potente…
Questo era contro le leggi ad personam
ma fammi il piacere
questo e’ come il taglio degli stipendi ai deputati, le pensioni d’oro e tutte le altre promesse fatte all’inizio della legislatura.
PAGLIACCIO !!!!!!!!!
Renzi è un pupazzo fiorentino messo su quello scranno dail piu grande mistificatore e massone associato ai poteri finanziari europei..tal Re Giorgio. ..
Questo governo e ‘pericoloso per la Patria.