Con una nota indirizzata al Presidente, Tommaso Pellegrino, e al Vicepresidente, Cono D’Elia, del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, oltre che per conoscenza alla redazione della trasmissione di Rai Tre “Geo & Geo”, il Sindaco, Maurizio Tancredi, e l‘Amministrazione comunale di Caselle in Pittari, hanno inteso manifestare il proprio disappunto per l’esclusione del paese, dove nasce realmente il fenomeno carsico del Bussento di cui si è discusso, dalla nota trasmissione.
“Vergognosa ed offensiva, sono i soli aggettivi con i quali si può definire l’impostazione della trasmissione ‘Geo & Geo’ , andata in onda venerdì novembre 23 su Rai Tre e riguardante il nostro territorio – si legge nella nota – Vergognosa perché dalle cartine che illustravano il progetto ‘Tre grotte tre fiumi’, non solo si è eliminato geograficamente il nostro paese, ma si è addirittura falsificata la realtà non parlando ed illustrando l’origine del fenomeno carsico del Bussento che ha sede proprio da noi. Offensiva perché tale gravissima omissione non ha leso tanto noi amministratori che non siamo stati coinvolti, ma ha offeso un’intera comunità. Eppure caro Presidente, la nostra Amministrazione aveva accolto con entusiasmo la sua nomina ed ha addirittura votato il vicepresidente Cono D’Elia, che in trasmissione ha nominato Caselle solo per un evidente lapsus nelle battute finali. Siccome spesso, e alla luce dei fatti accaduti, (s)parlate di ‘valorizzazione del territorio’ chiaramente in modo strumentale è bene fare un piccolo ripasso”.
Nella nota precisano infatti che a Caselle in Pittari ha origine il fenomeno carsico oggetto del servizio, meta di numerose escursioni e studi speleologici fin dagli anni 50. L’imponente e suggestiva grotta che dà origine a tale fenomeno è raggiungibile con un sentiero immerso in uno splendido scenario panoramico, che è stato di recente adeguato proprio con un finanziamento del Parco Nazionale, ottenuto alcuni anni fa. Si spiega ancora che a Caselle in Pittari nel 2009 fu inaugurato ed è tuttora funzionante il Mu.Vi., il primo museo virtuale del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni. Meta di numerosi turisti e gite scolastiche, è stato uno dei siti più apprezzati quando l’Ente Parco fu incluso nella rete dei geoparchi mondiali .
“Ogni anno, grazie alla collaborazione con la Sovrintendenza Archeologica, ospitiamo per un mese un gruppo di studenti dell’Università di Salerno che vi lavorano e portano alla luce nuove scoperte – prosegue l’Amministrazione – Tale sito è stato definito dalla stessa Sovrintendenza di notevole importanza e collegato ai suoi tempi a Velia. A Caselle e sul Bussento viene già da alcuni anni praticata una suggestiva attività di torrentismo. Per tutti questi motivi ribadiamo che non aver tenuto conto di quanto elencato è stato vergognoso ed offensivo per la nostra comunità”.
“Ora, cari Presidente e Vicepresidente, delle due l’una: o amministrate il Parco senza conoscere il territorio che amministrate o che tali, volute, omissioni dipendano da altri e miseri motivi – si legge infine nella nota – Onestamente, non sappiamo quali delle due sia la spiegazione meno grave. Caselle e i Casellesi continueranno a valorizzare le proprie bellezze senza nessun aiuto o partecipazione a trasmissioni televisive, ma se questo è il Parco non ha senso più avere all’ingresso del nostro paese la sua insegna, che ovviamente, per questo motivo, verrà tolta”.
– Miriam Mangieri –