Circa sette milioni di studenti, dalla Scuola dell’Infanzia fino alle Superiori, nei prossimi giorni faranno ingresso nelle loro aule.
La maggior parte delle Regioni, tra cui Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Sicilia, Umbria e Veneto, ha fissato l’inizio per il 13 settembre
“Un momento di gioia per i genitori? – afferma Ettore Minniti di Confedercontribuenti – Mica tanto, sarà un salasso economico che si aggiunge agli aumenti autunnali: luce, gas, carburanti, tasse comunali e regionali, e tanti altri balzelli. Ogni famiglia spenderà più di 1200 euro per ogni figlio. Questo porterà inevitabilmente ad una dispersione scolastica, soprattutto nelle città del Sud!”.
“L’auspicio in un momento così difficile per la nostra società con violenze, bullismo, soprusi, perdita di valori morali ed etici – dice Minniti – è che la scuola torni ad essere luogo di aggregazione sociale e riprenda la sua primaria funzione per la formazione culturale e scientifica delle future generazioni. Purtroppo la scuola, così come la sanità, la giustizia, la sicurezza, il welfare, scontano tante criticità non sempre sanate dalla politica: mancanza di docenti e di aule sicure. Le varie riforme scolastiche (troppe) sono frutto solo di provvedimenti volte al risparmio economico. Abbiamo docenti poco motivati sia sotto il profilo economico sia sotto quello giuridico. Oggi fare l’insegnante è poco socialmente attrattivo. Troppi conflitti sia con gli studenti che con i genitori, i quali pensano che il proprio figlio sia il migliore della classe, non deve essere rimproverato e non deve avere voti negativi”.
“Un aumento ingiustificabile del 15% circa rispetto all’anno precedente. Uno zainetto può costare anche 200 euro, non di marca, oltre 200 quello noto, firmato. Sarebbe auspicabile che il governo in questa finanziaria metta mano al comparto scuola/famiglia magari cercando di calmierare il settore e intervenendo energicamente sui listini dei libri di testo, oramai fuori controllo perché aumentano ogni anno, in maniera vergognosa, senza che nessuno freni questo malcostume che incide negativamente sui contribuenti!”, conclude Minniti.