Sono stati illustrati dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi con i Ministri dell’Economia e della Transizione ecologica i nuovi provvedimenti di contrasto al caro-energia e agli effetti economici della crisi dovuta anche alla guerra in Ucraina, approvati nel Consiglio dei Ministri tenutosi oggi. “Tassiamo una parte degli straordinari profitti che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime e distribuiamo questo denaro alle imprese e famiglie che si trovano in grande difficoltà” ha esordito Draghi.
Taglio delle accise sui carburanti (diesel, benzina e Gpl) di 25 centesimi a litro fino alla fine di aprile. Per questa misura saranno impiegati 308,17 milioni di euro di maggior gettito Iva relativo all’ultimo trimestre 2021.
Per garantire la trasparenza dei prezzi nel settore energetico le imprese di categoria dovranno fornire all’Arera i dati, le notizie e gli elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo. Il mancato riscontro entro 10 giorni dalla richiesta comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 500 euro ad un massimo di 5000 euro.
Per contenere gli effetti economici negativi derivanti dall’aumento dei prezzi delle forniture energetiche le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a 24. Inoltre alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kw, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica, è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto della componente energia, un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta. Il bonus per l’acquisto di gas naturale è previsto per le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale ed è riconosciuto a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del gas.
Potranno essere concessi fino a 200 euro di buoni benzina esentasse per il 2022. L’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private a lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito. Nel decreto, inoltre, è prevista anche una misura che, per sostenere il settore dell’autotrasporto in considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, incrementa il fondo per la riduzione dei pedaggi di 20 milioni di euro per il 2022.