Nonostante il taglio delle accise sul carburante attuato dal Governo italiano, il prezzo della benzina sale ancora, arrivando al self a 2,018 euro al litro.
Il Codacons chiede a gran voce l’intervento del Governo per bloccare i prezzi alla pompa, calcolando che la stangata per le famiglie italiane raggiunge gli oltre 500 euro annui.
“Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 2,018 euro/litro, mentre il diesel porta a 1,939 euro/litro. Prezzi che in alcune località hanno sfondato il tetto di 2,3 euro al litro, come in Sardegna o a Ischia, dove la benzina costa fino a 2,349 euro al litro – denuncia il Codacons – Una escalation dei listini che aggrava di giorno in giorno la spesa per i rifornimenti a carico dei consumatori: la benzina costa oggi circa il 26% in più rispetto alle stesse rilevazioni del 2021, mentre il gasolio vola al +32,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.
Secondo l’analisi del Codacons, sulla base dei listini attuali, una famiglia che dispone di auto a benzina spende 499 euro annui in più sui rifornimenti, spesa che raggiunge gli oltre 572 euro in caso di auto a gasolio.
“Il taglio delle accise sui carburanti non è più sufficiente – conclude il presidente Carlo Rienzi – e il Governo deve intervenire subito per bloccare i prezzi di benzina e gasolio e fissare tetti massimi ai listini alla pompa, fermando le speculazioni che si stanno abbattendo sui consumatori”.