Il Partito Animalista Italiano ha presentato un esposto per denunciare l’assenza della parità di informazione circa la “carne sintetica”. Secondo il partito che protegge gli animali, in tv e nei talk show si dà spazio soltanto ai detrattori, non invitando mai chi promuove questa tipologia di alimento.
Il rappresentante legale Cristiano Ceriello precisa che è in atto una raccolta di firme a livello europeo che ha come mission la fine degli allevamenti e dei macelli intensivi in Europa. La petizione richiede che i fondi europei PAC vengano spostati dai sussidi agli allevamenti di animali da reddito alle alternative incruente, tra cui i prodotti vegetali plant based e anche alla nota “carne coltivata” o definita anche “carne sintetica”.
Nello specifico, il Partito Animalista sostiene che “nei dibatti, nei talk show e nelle trasmissioni che riguardano la carne coltivata sono di continuo presenti solo ed esclusivamente (o quasi totalmente) ospiti che risultano detrattori, contrari o totalmente critici alla carne coltivata, alla tecnologia di carne cellulare, con il vezzeggiativo detrattivo ripetuto continuamente di carne sintetica. Una corretta informazione sul tema dovrebbe comprendere l’ovvio invito di esperti sulla carne coltivata (e non ospiti, spesso presenti in una sola unità, delle cui competenze ed impegno sul tema si dubita), oltre a rappresentanti ufficiali della I.C.E. End The Slaughter Age – proseguono dal Partito – Tale situazione pare violare la necessaria condotta di una buona ed indipendente informazione, oltre a violare la parità di accesso al mezzo pubblico televisivo per la pluralità di informazione, pregiudica anche in particolare chi sostiene l’I.C.E”.
In conclusione il Partito Animalista chiede alle autorità competenti di intervenire per ripristinare la parità di accesso ai mezzi radio-televisivi nazionali in favore di chi sostiene la “carne coltivata e cellulare” oltre che di chi sostiene l’Iniziativa dei Cittadini Europei. Invita, inoltre, ad elevare le giuste sanzioni di legge.