Continua a tenere banco la grave carenza di personale medico all’ospedale “Luigi Curto” di Polla e a richiamare ancora una volta l’attenzione sulla problematica è il Comitato C.U.R.O. attraverso una lettera inviata al Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Giordano e per conoscenza anche al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
I membri del Comitato C.U.R.O. ravvisano una “grave carenza di personale sanitario nei reparti di Prontro Soccorso, Pediatria e Cardiologia-Unità Coronarica, nonostante l’Atto aziendale preveda un II livello nella rete di emergenza con 228 posti letto e identificato quale spoke nella rete dell’ictus cerebrale e spoke per l’emergenza cardiologica, nonchè PST nel Trauma e spoke I emergenza pediatrica“. C.U.R.O. denuncia il ritardo nell’arrivo dei nuovi medici al “Curto” e il conseguente “notevole disagio ai malati già in terapia e a tutti gli utenti del nostro comprensorio“.
Nella lettera si sottolinea l’importanza del presidio ospedaliero di Polla per tutto il territorio a sud di Salerno a tutela del diritto alla salute di un’estesa area interna, oltre che come “ospedale di frontiera con la Regione Basilicata nonchè per la sua posizione strategica sull’A3 Salerno-Reggio Calabria“.
Il Comitato ricorda poi al Direttore Giordano e al governatore De Luca che in occasione della presentazione della petizione popolare promossa da C.U.R.O. con la raccolta di 10mila firme si ebbero “ampie rassicurazioni” sul potenziamento dell’ospedale di Polla “tramite l’innesto di professionalità nelle discipline cardiovascolari e chirurgiche“.
“Attualmente – denunciano i membri di C.U.R.O. – i pazienti devono trasferirsi in altri ospedali della medesima ASL o della Regione Basilicata con un forte aggravio dei costi e con palese disagio dei familiari“. E chiedono:”Cosa è accaduto? Perchè non è stato realizzato quanto previsto dall’atto aziendale? Se ci sono ritardi nell’applicazione dell’atto medesimo. Se sono state adottate variazioni o modifiche alla programmazione effettuata. Se ci sono responsabilità individuali da denunciare“.
Inoltre nella lettera si chiede “perchè anche nel caso della selezione interna per direttore sanitario di distretto il territorio dell’ex ASL 57, anche presentando un numero di utenti superiore al distretto n.69, non debba avere due figure distinte: una per direttore sanitario di distretto e un’altra per il medesimo ruolo relativamente al presidio ospedaliero“.
“Non ci fermeremo – annuncia il Comitato – perchè sappiamo che difendere il diritto alla salute dei nostri concittadini e tutelare i lavoratori dell’ospedale sono un dovere etico e imprescindibile del nostro Comitato“.
– Chiara Di Miele –