La carenza di personale negli ospedali sta sfiancando gli operatori sanitari tanto che i sindacati hanno indetto lo stato di agitazione di tutto il personale per lunedì 1 luglio.
“Le criticità relative alla carenza di personale nell’ASL di Salerno sono enormi – dichiara Alfonso Della Porta, segretario della CISL FP di Salerno – e la Direzione strategica non sembra ancora essersi resa conto della difficoltà che si vive nel quotidiano in ogni struttura e servizi dell’Ente. Per tale ragione abbiamo indetto lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto e organizzato un’assemblea con tutti i lavoratori per lunedì 1 luglio alle ore 9 presso la sede dell’Asl di via Nizza. Abbiamo inoltrato anche la richiesta di convocazione per il tentativo obbligatorio di conciliazione dinanzi al Prefetto, poiché la misura è colma e i problemi non sembrano avere soluzioni. La grave carenza di personale che sta attanagliando tutta l’Asl con particolare riguardo a determinati servizi, tali da non garantire i Livelli essenziali di assistenza (LEA), non vengono affrontati con un adeguamento delle dotazioni organiche al fabbisogno assistenziale né con una riorganizzazione dei servizi tanto importante quanto fondamentale atteso il periodo estivo”.
Per quanto attiene la riorganizzazione dei servizi vani sono i tentativi dei Direttori di ogni macro-centro poiché, secondo la CISL FP, non si tiene conto delle esigenze dei lavoratori esposti a turni massacranti e a tratti disumani, con numerose ore di prestazioni in regime di lavoro straordinario ma soprattutto non garantendo i riposi.
“I lavoratori, numerosi, hanno manifestato il rifiuto ad effettuare ore in eccedenza rispetto al debito orario mensile previsto –incalza Della Porta- poiché esausti e delusi dalla totale assenza di attenzione alle loro condizioni lavorative”.
Della Porta precisa che durante una riunione tenutasi presso l’ospedale di Eboli si è preso atto che la struttura di Cardiologia, Unità di Terapia Intensiva Cardiologica ed Emodinamica è gravemente sottorganico e pertanto il Direttore Sanitario del Dipartimento di Emergenza Accettazione (DEA) di Eboli – Battipaglia e Roccadaspide Gerardo Liguori ha proposto un modello organizzativo integrando tre strutture, accorpandole, pregiudicando le attività che per la particolare specialistica possono causare un abbattimento della qualità assistenziale con danno presumibile sia per gli utenti che per i lavoratori per rischio da colpa grave.
“Spiace segnalare che tali condizioni interessano numerose Unità Operative di ogni presidio – prosegue Della Porta – Tale generale situazione è divenuta insostenibile oltre che inaccettabile. A più riprese abbiamo espresso forti preoccupazioni alla Direzione Sanitaria centrale, sollecitando l’avvio di piani di reclutamento eccezionali con assunzione di responsabilità al fine di scongiurare una lesione dei diritti dei lavoratori ma sembra che per la Direzione strategica l’unico interesse è mantenere aperti i servizi pur non garantendo i LEA, sacrificando ed estenuando tutti i lavoratori che per spirito di sacrifico ed abnegazione cooperano nel tentativo di salvaguardare la salute di ogni singolo cittadino. Per tali ragioni il 1° luglio ci sarà l’assemblea con i lavoratori per far sentire il nostro grido di allarme, auspicando un intervento volto alla risoluzione della grave carenza di personale da parte del Direttore Generale. Di contro saremo costretti allo sciopero generale di tutto il comparto”.