“Come in molti luoghi della cultura d’Italia anche i siti archeologici di Paestum e Velia, che nell’anno 2023 hanno registrato oltre mezzo milione di visitatori, vedono una considerevole carenza di personale. Il saldo dei dipendenti impiegati in funzioni di vigilanza, accoglienza e tutela dei siti, cosiddetti custodi negli ultimi anni è rimasto invariato”.
E’ quanto denuncia la CISL FP Salerno: “Il concorso indetto dal Ministero della Cultura, bandito nell’anno 2020 e conclusosi da poco ha certamente reclutato nuove unità appena sufficienti a compensare le uscite per i pensionamenti, i trasferimenti e le unità di personale impiegate in altre mansioni. Il 2024 è iniziato con una cessione di personale, il trasferimento da Paestum ad altri siti di 4 unità di lavoratori ALES (società in house del Ministero della Cultura) impiegati sempre a supporto di altre esigenze del settore. Contemporaneamente sono state aperte al pubblico nuove sale del Museo di Paestum”.
Per il sindacato il taglio “quasi totale del loro contributo lavorativo garantirà la presenza in servizio di solo 9 unità, 7 per Paestum e 2 per Velia, a fronte delle 30 unità precedenti (20 a Paestum e 10 a Velia) degli ultimi tre anni: le conseguenze sulla gestione dei due Parchi saranno disastrose! I primi disagi sono già stati registrati nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 aprile”.
L’assenza quasi totale di personale di supporto e l’insufficienza del personale ministeriale “non consentiranno la fruizione e la tutela completa dei siti”.
“Non sono certamente questi i giusti presupposti per poter garantire ai visitatori di Paestum e Velia un’esperienza di visita completa e serena. Al momento a nulla sono serviti i confronti sindacali, dai quali è emersa soltanto la vaghezza, la contraddittorietà in ordine ai provvedimenti che sarebbero stati adottati dalla direzione del Parco”, afferma il sindacato.
Cisl Salerno fa sapere che in settimana si svolgerà un’assemblea dei lavoratori nel corso della quale potrà deliberato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori.