“Il problema della mancanza dei medici presso l’ospedale di Polla ed in particolare nel reparto di Chirurgia l’Asl non vuole risolverlo. I medici, seppure carenti, non si trovano perché non si vogliono trovare”, è quanto contesta la CISL FP di Salerno attraverso la Segretaria Aziendale Vincenzina Cirigliano e i delegati Antonio Cervone, Giuseppe Procaccio, Gianfranco Climaco e Luigi D’Alessio.
“Il convincimento arriva dopo l’analisi della direttiva del 16 giugno con cui il Direttore del Presidio di Polla sospende le attività ordinarie e ambulatoriali di Chirurgia, predisponendo che eventuali urgenze saranno assicurate presso il presidio ospedaliero di Oliveto Citra, quando risultano agli atti numerose richieste da parte del Primario di Chirurgia Nastro con le quali faceva presente già dal lontano 2021 che la situazione del personale metteva a rischio l’Unità Operativa – continuano – A peggiorare la situazione è stato il pensionamento di un medico in servizio. Non si tratta della prima volta che il reparto chiude per mancanza di risorse umane. Una situazione che si ripete nel tempo considerando che già nel recente passato il reparto aveva subito interruzioni. Nel frattempo rischiano di chiudere fra una decina di giorni anche i reparti di Cardiologia e Neurologia già organizzati con servizi ridotti al minimo. Problemi anche in Ortopedia, Urologia, Rianimazione, Pediatria che non vivono certo situazioni migliori”.
Come sostenuto dai sindacalisti, la chiusura del reparto di Chirurgia dell’ospedale di Polla va a creare un sovraffollamento negli altri ospedali del comprensorio che dovranno accogliere i pazienti e soddisfare le richieste di nuovi utenti. A peggiorare la già complessa gestione della sanità valdianese è il recente abbandono dell’incarico del Direttore Sanitario che lascia il nosocomio pollese per recarsi nel ben più lontano comprensorio calabrese di Vibo Valentia dove ha assunto un altro incarico. “Anche in questa occasione ci si dovrebbe fare una domanda: come mai un Direttore di Presidio lascia un incarico vicino casa sua per andare a svolgere la stessa funzione a centinaia di chilometri lontano da casa?”.
“Come organizzazione sindacale è da anni che lanciamo appelli e iniziative in tal senso, ultima nell’aprile scorso dove abbiamo convocato e fatto sedere ad un unico tavolo i sindaci e i rappresentanti politici per ribadire ancora una volta che l’ospedale di Polla presenta da tempo preoccupanti disfunzioni legate all’insufficienza di organico, alla deficienza della strumentazione sanitaria e alle gravissime carenze infrastrutturali ma che attualmente non sono state risolte – concludono – I rappresentanti sindacali sollecitano a chi ha il dovere istituzionale di imporre scelte e gestire la cosa pubblica, di rassicurare sulla volontà di porre in essere tutte le misure necessarie per risolvere le problematiche e scongiurare ogni ipotesi di chiusura della struttura e garantire adeguati livelli essenziali di assistenza alla popolazione interessata. In attesa di atti certi e a tutela della collettività, la nostra organizzazione sindacale attiverà ogni utile azione di protesta al fine di risolvere definitivamente le problematiche legate alla sanità valdianese ed invita forze politiche e cittadinanza ad attivare un’azione di lotta a sostegno della difesa del presidio a tutela e garanzia del diritto alla salute di tutta la comunità di riferimento”.
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