L’attuale situazione in cui versa l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale dell’Immacolata di Sapri potrà garantire l’apertura fino alle ore 8 di domenica 8 maggio. Questo è l’allarme lanciato dal delegato della CISL FP del presidio ospedaliero Gerardo Paradiso.
“Dopo le 8 di domenica l’Unità Operativa chiuderà in attesa di un potenziamento dell’organico dei medici – dichiara Paradiso – . Spiace dover constatare che la Direzione strategica dell’ASL Salerno in quasi 4 anni di gestione forse ha finalmente capito che per fare sanità ci vogliono i medici e forse per tale ragione ultimamente ha attivato una procedura di reclutamento”.
Nel concreto la situazione in cui versa il reparto è la seguente: una dirigente responsabile e tre medici che dovrebbero garantire la turnazione sulle 24 ore e per tutta la settimana dal lunedì alla domenica. I turni venivano potenziati con altro personale medico che concorreva a garantire i livelli essenziali di assistenza in attività libero professionale intramuraria (ALPI).
“Il Direttore sanitario del presidio ospedaliero non vuole più firmare i turni perché violano la legge, nel mentre fino ad ora li firmava perché eravamo in emergenza Covid. Attualmente la programmazione delle attività è garantita fino a domenica mattina 8 maggio alle 8, poi il fermo obbligatorio e conseguente chiusura del reparto, con sommo gaudio di quanti stanno concorrendo a distruggere la sanità di prossimità soprattutto in periferia e nei territori più disagiati – prosegue Paradiso -. Il mese scorso avevamo il problema delle ostetriche e dal 1° maggio sono arrivate tre ostetriche e sembrava risolto il problema del personale sanitario del comparto. Ma l’assenza di programmazione mostra tutti i limiti e l’impossibilità di governo nella gestione della complessità delle prestazioni assistenziali”.
Anche l’emergenza sarà garantita fino a domenica 8 maggio con turni di reperibilità. “Dopo le otto di domenica vigerà lo stato del ‘liberi tutti’ di andare a partorire altrove, con il beneplacito di tutta la politica locale che ovviamente allo stato tace inesorabilmente – conclude con una punta di rammarico il delegato Paradiso – Forse sarebbe opportuno cominciare a disturbare il guidatore prima che tutta la macchina si schianti inesorabilmente“.