La storia potrebbe ripetersi e dopo la soppressione del Tribunale, accorpato a quello più piccolo di Lagonegro, Sala Consilina potrebbe ritrovarsi “bruciata” sul tempo, ancora una volta da Lagonegro, per quanto riguarda invece la possibilità di riavere il carcere con la realizzazione di un nuovo carcere. Il Comune Lucano infatti si starebbe muovendo per avere dei soldi dalla Regione Basilicata al fine di poter rendere nuovamente fruibile il carcere di Chiaromonte. Struttura che è chiusa da circa 20 anni.
Riaprendo Chiaromonte tramonterebbe definitivamente l’ipotesi della costruzione di un nuovo penitenziario a Sala Consilina che, nel 2010, era stata inserita tra le sette città italiane dove sarebbero stati realizzati dei nuovi carceri. Nel caso di Sala Consilina è prevista la realizzazione di una struttura in località Santa Maria degli Ulivi in grado di ospitare circa duecento detenuti sia di sesso maschile che di sesso femminile. La “fretta” da parte di Lagonegro per avere i soldi sarebbe dovuta dalla necessità di avere un carcere che diventerebbe una sorta di “garanzia” per poter mantenere in vita il tribunale in previsione di una futura revisione della geografia giudiziaria.
– Erminio Cioffi –
Caro, DOTT. PELLEGRINO, adesso che sei diventato presidente del parco è visto i tuoi risultati precedenti del tuo percorso fai valere il tuo valore per il territorio , non far che un piccolo comune ci devasti dalle sue perfide intenzioni….
la notizia è priva di fondamento, in quanto il Ministero alcuni mesi fa si è espresso negativamente sulla riapertura del carcere di Chiaromonte, ritenuto non idoneo. Si ricorda che Chiaromonte dista da Lagonegro, sede del Tribunale, circa 50 km
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