Dramma nel carcere di Salerno dove un detenuto in isolamento e affetto da problemi psichiatrici è morto dopo aver aggredito con un coltello rudimentale un agente della Polizia Penitenziaria. Lo ha reso noto l’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp).
Secondo il segretario nazionale Giuseppe Del Sorbo, l’uomo sarebbe stato colto da un infarto quando si trovava in ospedale dove era stato condotto dopo l’aggressione. A nulla è servito l’intervento dei sanitari.
Anche l’agente aggredito è finito al Pronto Soccorso, dove i medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico.
“Ci sono troppi detenuti psichiatrici all’interno delle carceri – sostengono Del Sorbo e Giuseppe Moretti, presidente dell’Uspp – lo abbiamo già denunciato al ministro nell’ultima manifestazione di protesta a Roma. Quest’ultimo episodio di Salerno dimostra che la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari ha destabilizzato il circuito penitenziario ordinario. Pochi sono gli strumenti di sostegno per questi soggetti che andrebbero presi in carico dalla sanità regionale. Invece rimangono in carcere gravando sull’operato della Polizia Penitenziaria che a Salerno è mancante di 40 unità“.
Del Sorbo e Moretti chiedono ai vertici dell’amministrazione penitenziaria “l’invio di un vice direttore e di un Comandante di reparto in pianta stabile“.
Sul decesso del detenuto è stata aperta un’indagine da parte della magistratura, come ha reso noto il Garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello. “Sono grato alla magistratura che subito ha inviato il pm per verificare come sono andate le cose – ha dichiarato all’ANSA -. Sicuramente l’autopsia chiarirà le cause della morte del giovane. Sono grato anche alla direttrice del carcere per avere subito messo a disposizione del magistrato le immagini delle telecamere. Il riscontro delle dichiarazioni degli altri detenuti della stessa sezione, le immagini e l’autopsia sicuramente chiariranno come e perchè è morto Vittorio“.
La Direzione del carcere di Fuorni ha prontamente informato i familiari del detenuto e il suo avvocato.