I Carabinieri Forestali della Campania hanno presentato il Report delle attività 2023 mirate al contrasto del consumo illegale di suolo e dell’abusivismo, delle gestioni illecite di rifiuti, degli scarichi illegali, degli incendi boschivi e della lotta al bracconaggio.
19 gli arresti, oltre 3400 le denunce, sanzioni per circa 4 milioni di euro. I numeri confermano una consolidata tendenza e rendono la dimensione dell’impegno profuso: 83.157 controlli, 3.443 i reati perseguiti con 950 sequestri, 19 arresti e 3.050 illeciti amministrativi contestati, per un importo complessivo notificato di 3.932.150,40 euro.
Rilevanti sequestri hanno interessato 30000 metri quadrati di campeggio (192 piazzole) a Montecorice, un complesso turistico da 800 metri quadrati ad Ascea, una lottizzazione abusiva a Castellabate, un parcheggio su area agricola a Ogliastro Marina. Di rilievo anche il sequestro di una cava di calcare a Montecorvino Rovella.
Disboscamenti abusivi sono stati contestati a Santa Marina su un’area di 4000 metri quadrati vicina al fiume Bussento e tagli furtivi sono stati accertati a San Rufo, con danno al demanio comunale.
Significativi i sequestri in un’azienda zootecnica a Roccadaspide: si tratta di un allevamento di suini che scaricava per diffusione sul pendio e nei campi fino al vallone Malnome.
Segnalato, inoltre, il presunto autore dell’incendio d’interfaccia che interessò la frazione Lentiscosa a Camerota mettendo in pericolo gli edifici vicini. Ben 179 incendi hanno riguardato aree protette campane, di cui 123 in provincia di Salerno: Centola, Castel San Giorgio, San Giovanni a Piro i comuni più colpiti in assoluto.
È fondamentale, secondo i Carabinieri Forestali della Campania, continuare nell’impegno in sinergia con gli apparati della lotta attiva, vista la recrudescenza di grandi incendi che ha interessato altre regioni d’Italia a causa del riscaldamento climatico.