Morirono a causa dell’alta tensione mentre eseguivano dei lavori di manutenzione a Capaccio Paestum, Walter De Nigris prima e Martino Marino alcuni giorni dopo.
L’accaduto risale al 3 agosto del 2016, quando i due furono colpiti da una violenta scossa elettrica che gli costò la vita. Walter, di 25 anni, morì sul colpo mentre Martino, di 46 anni, spirò dopo giorni di agonia in ospedale. A distanza di 7 anni arriva la prima sentenza per il proprietario di casa che aveva commissionato i lavori.
Martino era vicino al palo dell’illuminazione per caso quando è stato colpito dalla forte scossa da 20mila volt, proprio mentre Walter eseguiva i lavori. Insieme a loro due rimasero coinvolti anche un operaio salernitano e il proprietario della villetta.
Quest’ultimo, accusato di omicidio colposo, è stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, ed al risarcimento dei danni ai familiari delle vittime. Inizialmente le indagini avevano coinvolto anche il titolare della ditta che, raggiunto da un ordine di carcerazione, si è costituito spontaneamente al carcere di Avellino ed ha patteggiato una pena a 3 anni per omicidio colposo data la mancanza di un piano di sicurezza sul lavoro e suo figlio, che rimase ferito nell’issare il palo dell’illuminazione, che è stato assolto in quanto non ritenuto responsabile.
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