Sgominata un’organizzazione specializzata alle truffe all’Inps con base nel Vesuviano e ramificazione a Capaccio: ventisei persone indagate, tredici delle quali finite in carcere.
Come si legge sul quotidiano La Città, nell’inchiesta della Guardia di Finanza della Compagnia di Ottaviano è finito anche il 41enne capaccese G.M., raggiunto da un’ordinanza di presentazione alla polizia giudiziaria.
Gli indagati devono rispondere di associazione per delinquere, truffa ai danni dell’Inps e favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Grazie ad un’accurata indagine della Finanza, si è scoperta l’esistenza di due solide ed organizzate strutture criminali, ben radicate nei comuni di San Giuseppe Vesuviano, Terzigno e Poggiomarino specializzate nella costruzione ad arte di rapporti di lavoro fittizi, talvolta di brevissima durata, con l’unico scopo di far percepire ai falsi lavoratori e braccianti gli indennizzi di legge per la disoccupazione e la maternità.
L’organizzazione operava anche nel campo degli stranieri, fornendo ad immigrati irregolari la documentazione falsa per emergere dalla clandestinità con cifre che arrivavano fino a 10mila euro per ottenere la documentazione idonea per il permesso di soggiorno.
Il lavoro investigativo dei militari delle Fiamme gialle ha consentito di ricostruire l’intera struttura dell’organizzazione e le sue attività fasulle, realizzate solo su carta, allo scopo finale di produrre i documenti necessari per accedere ai benefici sociali.
Tra gli indagati figurano anche consulenti che, grazie alle loro competenze, hanno creato imprese fittizie e gestito i rapporti di lavori fasulli. Con l’apporto dei collaboratori degli studi di commercialisti finiti nell’inchiesta, venivano preparate le pratiche necessarie per garantire almeno ad almeno cinquecento beneficiari le indennità da parte dell’Inps e i permessi di soggiorno.
– redazione –