La legge di stabilità 2016, approvata il 22 dicembre scorso, stabilisce che il canone RAI si paga nella bolletta elettrica a partire dal 1° luglio 2016. L’importo del canone Rai è di 100 euro, che verrà automaticamente addebitato sul contratto di energia elettrica nel luogo in cui il contribuente ha la propria residenza anagrafica.
L’importo del canone è suddiviso in 10 rate mensili da 10 euro ciascuna. Eccezionalmente per il 2016, nella bolletta recapitata da luglio gli utenti troveranno un addebito di 70 euro, corrispondente alle rate dei primi sette mesi dell’anno, mentre le tre rate mancanti verranno incluse nelle bollette dei tre mesi successivi.
“Dopo mesi di incertezze, – dicono da Federconsumatori – notizie più o meno fondate, informazioni discordanti e dubbi solo in parte risolti, siamo arrivati alla data fatidica: gli italiani troveranno l’importo del canone RAI inserito all’interno della bolletta dell’energia elettrica. Naturalmente auspichiamo che l’operazione avvenga senza intoppi, tuttavia l’enorme mole di dati che i diversi soggetti coinvolti hanno dovuto gestire ed integrare, rende possibili se non addirittura probabili errori e anomalie. Per questo esortiamo gli utenti a controllare scrupolosamente la bolletta elettrica successiva al 1° luglio, in modo da verificare eventuali inesattezze“.
Il canone deve essere addebitato sulle sole utenze elettriche residenziali (tariffa D1, D2 e D3) ed è dovuto una sola volta per ciascuna famiglia anagrafica, quindi i proprietari di seconde case non dovranno pagare ulteriormente. Se due o più utenze residenziali fossero intestate ad uno stesso utente, il canone viene comunque addebitato una sola volta. “In questi casi, – dicono – consigliamo di modificare quanto prima in ‘non residenziali’ le forniture di luoghi non adibiti a propria residenza o dimora, comunicando la variazione all’azienda che eroga l’energia“.
“Ricordiamo inoltre – concludono da Federcosmatori – che il termine per presentare la dichiarazione di non detenzione della televisione (che è annuale) è scaduto il 16 maggio scorso. Inviando la dichiarazione stessa dal 17 maggio al 30 giugno si potrà essere esentati dal pagamento solo per il secondo semestre del 2016, mentre chi presenterà il modulo a partire da domani (1 luglio) fino al 31 gennaio del prossimo anno usufruirà dell’esenzione per l’intero 2017“.
– redazione –