Prende il via il progetto di recupero dei detenuti della Casa Circondariale di Salerno Fuorni attraverso Interventi Assistiti con gli Animali, diretto a coloro che soffrono di tossicodipendenza.
Il progetto si prefigge di raggiungere un determinato livello di educazione assistita rivolto a persone a rischio di esclusione sociale e di sensibilizzare sul fenomeno del randagismo, perchè i cani verranno selezionati da strutture che ospitano randagi, tra cui i canili di Salerno. I detenuti dovranno quindi formare gli animali che gli verranno affidati e così potranno accrescere il livello di autostima e imparare tecniche di base per una corretta interazione sociale.
L’obiettivo del progetto, però, è anche quello di aumentare le possibilità di adozione dei cani ospiti dei canili del Salernitano.
L’iniziativa sarà presentata anche nel corso del convegno “Carceri e Animali. Il Modello Italiano” organizzato dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Padova per il prossimo 4 ottobre. La presenza di un animale domestico in un carcere o in un istituto di correzione può avere un ruolo molto importante, soprattutto perchè la solitudine, la depressione, l’assenza di autostima prendono il sopravvento e causano difficoltà nel momento del reinserimento nella società. L’introduzione di animali in queste realtà si mostra efficace in virtù di meccanismi che tendono a riequilibrare tale situazione.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Direzione della Casa Circondariale di Salerno Fuorni, l’Asl Salerno, la cooperativa Dog Park, il Comune di Salerno, la Facoltà di Veterinaria dell’Università “Federico II” di Napoli e dell’Università di Bari.
– Chiara Di Miele –