Si sono concluse le indagini da parte della Procura della Repubblica di Lagonegro a carico di un 49enne e di un 74enne di Sala Consilina e di un 36enne straniero ma residente a Sanza accusati di avere, in concorso tra loro, promosso e diretto combattimenti tra cani non autorizzati.
I fatti risalgono allo scorso anno, quando a Sala Consilina alcuni cani furono salvati grazie a Humane Society International e alla Fondazione Cave Canem e portati in un rifugio sicuro per essere curati e riabilitati. L’operazione di sequestro fu condotta dalla Procura di Lagonegro e dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina.
I militari scoprirono uno spazio allestito a palestra per l’addestramento e predisposto per la riproduzione degli animali. I pitbull mostravano tutti i segni dei maltrattamenti subiti, tra cui cicatrici, ferite aperte, magrezza, fobia e aggressività.
I tre indagati sono accusati di avere, in concorso tra loro, causato ai cani, per crudeltà e senza necessità, lesioni multiple e per averli sottoposti a sevizie, fatiche insopportabili come, ad esempio, correre su tapis roulant elettrici per tempi inadeguati alla tutela della loro salute, con pettorine appesantite da pesi di piombo oppure tenendoli sempre incatenati.
Ai poveri animali, secondo gli inquirenti, sarebbero stati somministrati farmaci dannosi come integratori in massicce quantità, steroidi, anabolizzanti, antibiotici e pillole contraccettive.
Due cani, inoltre, sono morti a seguito di questi comportamenti. Anche in questo caso i tre sono chiamati dall’Autorità Giudiziaria a rispondere all’accusa mossa a loro carico dal sostituto procuratore titolare dell’indagine. Entro 20 giorni hanno la facoltà di depositare attraverso i propri legali la necessaria documentazione difensiva e rendere dichiarazioni o essere sottoposti a interrogatorio.
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