I cittadini sono scesi in piazza questo pomeriggio a Sala Consilina per manifestare dopo la violenza atroce che ha dovuto subire il cane Blanco e chiedere a gran voce giustizia.
La povera bestiola, che solitamente vagava nei pressi del Terminal Bus, una settimana fa aveva fatto perdere per alcuni giorni le sue tracce e poi è stata ritrovata con gravi ustioni poiché qualcuno le ha buttato dell’olio bollente addosso. Da subito la ragazza che solitamente si occupava di Blanco ha chiesto aiuto ai volontari dell’Oipa Vallo di Diano che hanno portato il cane in una clinica dove attualmente si trova ricoverato per le cure del caso. Sono anche in corso indagini ed è stato aperto un fascicolo contro ignoti dalla Procura della Repubblica di Lagonegro per risalire al responsabile della violenza.
Ha partecipato alla manifestazione in Piazza Umberto I anche l’animalista Enrico Rizzi, da anni impegnato nella tutela giuridica degli animali e giornalmente percorre tutta la penisola per verificare le segnalazioni di sevizie, abusi e soprusi ricevute dai cittadini.
“Sono emozionato perché non mi aspettavo di vedere tutta questa gente e soprattutto tutti questi cartelli con la foto Blanco – dichiara -. Auspico che possa guarire nel più breve tempo possibile, possa essere adottato da qualcuno e possa conoscere l’amore casalingo. Le manifestazioni sono molto importati, spesso si dice che è inutile scendere in piazza perché non si conclude nulla e non ci ascolta nessuno ma sono dell’idea che se si rimane a casa e non si fa sentire la propria voce davanti a fatti così brutali e pieni di violenza di sicuro non cambierà nulla. Quando accadono episodi così infami nei confronti di esseri viventi indifesi, scendere in piazza ed esprimere la propria indignazione è un diritto e un dovere della società civile. Davanti a questi gesti abbiamo il dovere di ribellarci. Blanco non è il primo e neanche l’ultimo perché purtroppo è la realtà. Per me gli animali non si uccidono neanche in maniera legale. L’essere umano è impazzito perché continua in maniera indegna a sfogare la propria rabbia sugli animali ma c’è anche tanta gente che si indigna e vuol dire che c’è una parte bella del Paese che li ama e vuole vederli rispettati. Quello che stiamo costruendo in piazza è importantissimo perché si riescono a sensibilizzare le persone. Se vado via di qui convincendo qualcuno ad andare dai Carabinieri a denunciare chi usa violenza contro gli animali o facendo riflettere qualcuno che uccidere gli animali per mangiarli è sbagliato per me già è una vittoria. Solo un bastardo può buttare dell’olio bollente sopra un cane che non dava fastidio a nessuno. A volte farei provare le stesse cose a chi fa questo sugli animali. Ci sono un livello e una percentuale di omertà, di inciviltà e di indifferenza che continuano a far male. Penso sia un dovere della società civile occuparsi degli ultimi fra gli ultimi cioè gli animali che non ci pensa nessuno e la polita ha abbandonato”.
L’animalista ha poi parlato dell’attuale legge che punisce chi maltratta e uccide gli animali e della nuova proposta del parlamentare Brambrilla chiedendo l’inasprimento della pena. “Dobbiamo far di tutto per far cambiare questa legge e siamo ancora in tempo. Vi chiedo la cortesia di tartassare di mail i senatori e chiediamo di aumentare le pene. È una mail importantissima, ognuno di voi può fare la differenza”.
È stata letta anche l’emozionante lettera di Marika che per due anni ha accudito Blanco. È intervenuta successivamente la delegata dell’Oipa Vallo di Diano Enrica Ferricelli che ha spiegato l’evoluzione della situazione sottolineando che “sono stata a parlare con il nuovo Capitano dei Carabinieri di Sala Consilina, giovane e animalista quanto me. Al Terminal Bus ci sono 8 telecamere e i militari stanno visionando le immagini soprattutto nei giorni in cui il cane è scomparso. Bisogna soltanto sperare che le immagini inquadrino tutta l’area. È un cane intossicato ed è risentito psicologicamente. Non ha più gli occhi di prima, è spento ma quella luce gliela ridaremo, ce la stiamo mettendo tutta. Sarò sempre la voce di chi voce non ha. Il problema va risolto a monte e porteremo avanti nel 2025 diversi progetti di informazione. Durante questo periodo di Blanco ho avuto la solidarietà di tutta Italia. Siamo stati attaccati da associazioni animaliste del Nord ma noi meridionali siamo pieni di persone perbene che si indignano e si arrabbiano per l’ennesimo atto di violenza. Ieri un cane padronale è stato sparato in faccia ed è morto, una colonia felina non si trova più a Polla mentre a Monte San Giacomo dei cani sono stati avvelenati. Blanco è il simbolo di un’ennesima serie”.
Presenti i volontari della Guardia Agroforestale Italiana e della Guardia Ambientale Italiana, il consigliere regionale Aurelio Tommasetti, gli assessori al Comune di Sala Consilina Mimma Ferrari e Teresa Paladino e il sindaco Domenico Cartolano.