“Stupore, contrarietà, delusione e probabilmente un po’ di rabbia. Si sentono presi in giro gli ‘eroi’ dell’Asl Salerno, così li chiamano tutti gli Amministratori locali, regionali e nazionali, che continuano a lavorare ed assicurare la campagna vaccinale contro il Covid-19: medici, infermieri e operatori sanitari che continuano ad operarsi per garantire il tanto atteso vaccino alla popolazione della provincia di Salerno”.
Così il Direttivo GAU UIL FPL del presidio ospedaliero di Polla, formato da Enza Cirigliano, Luigi Esposito, Giuseppe Procaccio, Antonio Cervone e Vincenzo D’Alto.
“Se l’Italia deve rinascer con un fiore, possiamo affermare che questo fiore in alcune realtà non è fiorito – affermano -. Personale di serie A e personale di serie B non solo tra i sanitari ma anche tra gli amministrativi, che apprendono con stupore, il 7 maggio 2021, di una nota del Direttore Gestione Risorse Umane dell’Asl Salerno”.
Tale comunicazione chiarisce che la Regione Campania non ha ancora provveduto a ristorare l’Azienda Sanitaria di Salerno con i fondi messi a disposizione del Governo o dalla Protezione Civile e per tale ragione si provvederà ad erogare il compenso in “lavoro straordinario“. Ecco che nasce quindi, secondo la UIL FPL Vallo di Diano, un personale sanitario di Serie A ed uno di serie B, poiché ad esempio in Basilicata si è provveduto ad erogare così come previsto dalla normativa vigente il ristoro con prestazioni aggiuntive.
“Visto il giusto rifiuto di partecipare alla manifestazione di interesse posta in essere dall’ex Commissario Arcuri, tramite agenzie interinali, con una remunerazione vergognosa, il governo ha pensato bene di alzare la posta (trattamento economico) e convogliare la somministrazione dei vaccini anche al personale già strutturato ed in servizio negli Enti ed Aziende Sanitarie del Servizio Sanitario Nazionale – si legge nella nota -. La legge 30/12/2020, n. 178 (Legge di bilancio 2021) ha previsto la possibilità di ricorrere, se necessario, alle prestazioni aggiuntive del personale medico e del personale infermieristico/assistenti sanitari dipendenti del SSN, per soddisfare le esigenze di somministrazione dei vaccini contro il il SARS CoV-2”.
L’art.1, commi 464 e 467 della Legge n.178/2020 recita che:
- per le prestazioni aggiuntive del personale medico è applicabile la disciplina di cui all’articolo 115, comma 2, del CCNL Area Sanità del 19/12/2019, con la fissazione di una tariffa oraria aumentata, in deroga, da 60 euro ad 80 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione;
- per le prestazioni aggiuntive del personale infermieristico/assistente sanitario è fissata la tariffa oraria di 50 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione.
“Poiché l’Italia è una, ma con 100 modi di fare diversi – sottolinea il Direttivo GAU UIL FP di Polla -, ecco che ci ritroviamo a constatare che esiste quindi personale sanitario di Serie A e di serie B. Ai posteri l’ardua sentenza, a indicare che, di fronte a una situazione controversa e ambigua, si preferisce sospendere il giudizio e lasciare alle generazioni future la valutazione dei fatti”.
– Paola Federico –