Costrinsero un imprenditore a ritrattare su alcuni importanti dichiarazioni che in passato aveva reso all’Autorità Giudiziaria e alle Forze dell’Ordine riguardo alle responsabilità in merito a gravi reati come l’associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Sono stati così condannati ad 1 anno e 8 mesi di reclusione dal Tribunale di Salerno due uomini di Campagna, come si legge su “Il Mattino”.
La sentenza a carico dei due imputati risale a fatti per i quali vennero arrestati nel 2017 dai Carabinieri della Compagnia di Eboli perché ritenuti responsabili a vario titolo di sequestro di persona, violenza e minaccia per costringere a commettere un reato.
Per le ipotesi del sequestro di persona e violenza, però, entrambi sono stati assolti. Secondo le indagini svolte, infatti, la Procura sosteneva che i due per raggiungere il loro obiettivo, facendo leva sulla propria caratura criminale ed avvalendosi della forza intimidatrice derivante dalla loro appartenenza ad un gruppo criminale organizzato, in molte occasioni avessero commesso una serie di gravi azioni criminose nei confronti della vittima. In una circostanza lo avrebbero addirittura prelevato dalla sua abitazione, condotto in un luogo isolato e minacciato gravemente di morte affinché ritrattasse le proprie dichiarazioni e, inoltre, lo avrebbero minacciato per fargli presentare una falsa denuncia di calunnia nei confronti delle Forze dell’Ordine.
Il Tribunale ha riconosciuto soltanto l’ipotesi di minaccia per costringere la vittima a commettere un reato.
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