Sono riprese con la frantumazione, attraverso esplosivo, del grosso masso caduto sull’asfalto nel corso della prima fase le operazioni per ripristinare il tratto di Strada Provinciale 562 a Marina di Camerota tra Cala Finocchiara e la spiaggia La Vela.
L’obiettivo, almeno stando a quanto dichiarato dal sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta, è di riaprire al traffico la strada nel giro di pochi giorni. L’accelerata è stata data all’indomani della nuova ordinanza, che aggiorna quella precedente, dopo la sospensione dei lavori decisa dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e la successiva riunione tenutasi in Prefettura. Il sindaco avrebbe dovuto scegliere, terminato l’incontro con il rappresentante territoriale del Governo, tra l’indire una Conferenza dei Servizi e l’emettere una nuova ordinanza di somma urgenza. Ed ha prevalso la seconda opzione.
Nella nuova ordinanza, infatti, emerge come la strada sia indispensabile all’attuazione del piano di Protezione civile comunale e che i lavori sono indifferibili per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità e sono finalizzati al ripristino delle condizioni di sicurezza della strada ed alla sua immediata riapertura.
Dopo il disgaggio dei massi pericolanti la carreggiata verrà ripulita dalle pietre e le stesse verranno posizionate a rifiorimento della scogliera di protezione del rilevato stradale fortemente erosa e danneggiata dal mare. Quindi verrà ripristinata la pavimentazione bituminosa, prima della riapertura in sicurezza.
“L’esplosivo utilizzato è ad impatto ambientale zero”, precisa Scarpitta, il quale ha ancora una volta smentito che sia stato utilizzato del tritolo. “Dicono che ne avremmo usato 3mila kg pagati 700 euro ciascuno – chiosa -. Così avremmo dovuto spendere 2 milioni di euro solo di esplosivo facendo saltare in aria l’intero Cilento, mentre la somma urgenza ci è venuta a costare solo 133mila euro”.
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