Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Salerno, su delega della Procura della Repubblica di Salerno, ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Antonio Luciani a cui sono contestate condotte di peculato e falso in qualità di ex responsabile amministrativo dell’Intertrade, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Salerno, attualmente in fase di liquidazione, costituita nel 1997 con lo scopo di favorire la competitività e l’internazionalizzazione delle imprese salernitane ed attrarre risorse dall’estero.
Nel corso dell’operazione sono stati eseguiti sequestri di beni per un valore complessivo di oltre 500.000 euro, con il coinvolgimento di una decina di soggetti indagati. Antonio Luciani è attualmente Vice Segretario Generale vicario della Camera di Commercio di Salerno e Dirigente Area finanze, affari generali e gestione risorse umane. Gli attuali vertici della Camera di Commercio salernitana risultano estranei alle condotte ipotizzate.
L’operazione “Intertrade” è stata avviata nel settembre 2015, con la prima di una serie di perquisizioni eseguite dai finanzieri su delega della Procura della Repubblica, volte a reperire ed esaminare la documentazione dell’azienda speciale. In particolare, è stata ricostruita la destinazione di ingenti contributi pubblici nazionali e regionali da destinare a progetti di sviluppo e promozione delle imprese locali dei settori pellettiero e vitivinicolo. Gli accertamenti dei finanzieri hanno posto in luce una generalizzata cattiva gestione, poiché le iniziative per le quali i contributi erano stati percepiti dall’Intertade risultavano solo in parte realizzate e le somme venivano distolte dalle finalità istituzionali. Le dichiarazioni rese in interrogatorio e le memorie difensive presentate dagli indagati sono state oggetto di riscontri che hanno rafforzato l’ipotesi accusatoria e nel settembre scorso sono iniziati i primi cospicui sequestri di denaro, immobili ed auto, di valore pari all’importo delle somme truffate.
E’ stato poi ricostruito il passaggio di denaro con cui Luciani, operando direttamente sui conti bancari dell’Intertade pur avendo formalmente cessato ogni incarico, disponeva bonifici per il pagamento di rate del mutuo della propria abitazione, per circa 30mila euro, risultati del tutto ingiustificati e prelevati da un conto dedicato alla promozione all’estero dei vini salernitani d’eccellenza. Sulla base degli elementi d’indagine così raccolti il G.I.P. del Tribunale di Salerno ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza per l’adozione del provvedimento degli arresti domiciliari, oltre al sequestro delle ulteriori somme indebitamente sottratte.
– Chiara Di Miele –