Una vera e propria debacle per il Valdiano che naufraga sotto i colpi di una Battipagliese. Le zebrette bianconere della Piana del Sele, dopo una sequela di sei sconfitte consecutive, ritrovano la vittoria e lo fanno in modo largo (5-1) al cospetto dei ragazzi di Pedro Pablo Pasculli, i quali a distanza di soli tre giorni incappano in un nuovo KO e se domenica erano stati tanti i motivi per recriminare, nel match del Pastena, non esistono attenuanti per Coquin e soci, i quali non sono mai usciti dagli spogliatoi.
Alla Battipagliese sono bastati solo 4 minuti per mettere il primo sigillo con Rocchino, per poi ripetersi al 21’ con Asante e poco dopo la mezzora di nuovo Rocchino ha servito il tris, mentre prima della chiusura della prima frazione è arrivato anche il poker firmato da Iommazzo. E di fatto a questo punto i giochi erano fatti.
Per la cronaca, nella ripresa si registrano altre due marcature quella dell’ex Salernitana Mounard e, solo allo scadere, Coquin ha reso meno pesante un passivo che però condanna in modo inequivocabile il team caro alla presidente Barbara Aumenta Sabia. Una prestazione da dimenticare per il Valdiano che sembra ritornato ad essere quello che abbiamo purtroppo conosciuto nelle gestioni di Nastri e di Tudisco: abulico ed apatico.
L’obiettivo permanenza si fa sempre più difficile anche se in questo turno di recupero davvero nefasto le principali antagoniste, Faiano e Solofra, che precedono di una lunghezza i valdianesi, hanno fatto peggio cadendo in casa per mano della Polisportiva Santa Maria e del Costa d’Amalfi. Ed è questa l’unica nota positiva per la squadra del tecnico argentino Pasculli, perché fa rimanere pressoché immutata la zona minata, con le eccezioni del San Vito Positano pari senza reti con la Scafatese e della Palmese che impatta in casa con il San Tommaso, quest’ultima terza forza del girone e prossima avversaria al Vertucci di Teggiano. Come dire che neanche il calendario in questa fase sembra essere alleato degli azulgrana che a seguire dovranno rendere visita alla capolista Agropoli.
Non resta che incrociare le dita e sperare che il momento sia lasciato alle spalle.
– Gerardo Lobosco –