Che non sia un momento felice per il Valdiano lo si capisce non solo dalla classifica, decisamente penalizzante per il team azulgrana del patron Carmine Cardinale, ma anche dal fatto che bastano da parte delle squadre avversarie tre tiri verso lo specchio della porta e due finiscono per gonfiarne la rete.
La circostanza si è ripetuta anche nel match casalingo con il San Vito Positano.
La squadra di Guarracino è stata a lungo sulla corda rischiando anche di capitolare, ma alla fine è passata all’incasso lasciando i valdianesi con le mani vuote per la quinta volta in sei giornate. Al Valdiano, che ha vissuto una settimana che considerare movimentata appare un eufemismo in seguito alle inattese dimissioni del tecnico Franco Masullo, non è bastato scegliere il nuovo timoniere alla vigilia del match con il team della costiera amalfitana, affidandosi ad una vecchia conoscenza come Luigi Vastola, per riuscire a ritrovare il sorriso.
A dire il vero, il neo trainer, per motivi burocratici, in attesa di formalizzare il tesseramento, ha seguito la squadra nel ruolo di dirigente accompagnatore, ci ha provato in tutti i modi a dare nuovi stimoli, e a dire il vero per circa un’ora il suo Valdiano, sia pure non in maniera lineare, è riuscito a mettere in difficoltà il San Vito Positano, che già nella prima frazione ha rischiato di capitolare, ma Salamone non è stato cinico sottomisura.
L’attaccante di Caselle in Pittari, invece, nella ripresa, dopo che l’estremo Fittipaldi si è quasi immolato su Cifani, con una grande giocata ha fatto esplodere e sognare per qualche minuto “la torcida” del “Vertucci”. Una rete che ha fatto pensare ai tifosi che il momento nero si stesse mettendo alle spalle, ma dopo sei minuti Esposito ha inventato una rete da raccontare ai nipotini ed ha riportato il risultato sul pari.
Poi, nello spazio di 120 secondi, Vallefuoco, in una sua incursione in avanti, ha gettato tutti nello sconforto consentendo ai costieri di operare un insperato sorpasso. A questo punto, sono saltati gli equilibri e anche i nervi in casa del Valdiano, che ha finito la gara anche con l’uomo in meno (La Penta espulso ndc) e si è vista costretta ad incassare un’altra battuta a vuoto.
Anche in questa sfida si sono palesate gravi carenze in fase di costruzione e nel reparto avanzato, dove Salamone è apparso troppo isolato e non ancora con il passo giusto. Per Luigi Vastola, che ha deciso di sposare la causa Valdiano, il lavoro dovrà essere molto intenso, perché centrare la salvezza in queste condizioni appare impresa molto ardua.
Almeno in questa fase della stagione, già di per sè complicata, neanche il calendario sembra dare una mano ai valdianesi. Ad attendere il team del presidente Antonio Morena, infatti, ci sono due sfide da far tremare i polsi: dapprima c’è la trasferta sul campo della capolista Città di Nocera e, a seguire, in casa la Palmese di Soviero, come dire a Vastola che la scalata è davvero molto complicata.
– Gerardo Lobosco –
a meno di una clamorosa inversione dei fatti il destino appare già segnato