Lo stesso sentimento accomuna due squadre del Vallo di Diano nell’ultima domenica di maggio: la delusione e l’amarezza per non aver centrato i propri obiettivi.
Il Sassano del presidente Domenico Ricciardone, in prima categoria, e il Pro Atena del giovane patron Pierpaolo Cimino, sono uscite entrambe scottate nell’ultimo assalto alla conquista del torneo superiore. Per il team del tecnico Cammarano, il compito appariva molto difficile, considerato che partiva da una condizione complessa che doveva prevedere almeno due imprescindibili condizioni: la vittoria in trasferta sul campo del New Massa, che comunque non è arrivata, e l’altra ancora più improbabile, evitare il cosiddetto “Biscotto” tra Real Palomonte e Gregoriana che, con il pareggio, si sarebbero assicurate entrambe la promozione diretta senza ulteriori code.
Alla fine, come era largamente prevedibile, questo è accaduto e per il Sassano, che tra l’altro non ha neanche vinto, non è rimasto che accontentarsi di un inutile terzo posto, che la taglia fuori dai giochi.
Il piazzamento può rivelarsi utile nel caso in cui la società di Ricciardone, come appare probabile, dovesse richiedere il ripescaggio al torneo di Promozione. Discorso diverso, ma per certi aspetti analogo, è quello vissuto dal Pro Atena che, per il secondo anno consecutivo, si vede sbarrata la strada all’accesso alla Prima Categoria, dopo aver perso la finale Play off.
Dopo aver dovuto ingoiare il boccone amaro nella passata stagione davanti ai tifosi di casa, questa volta la sconfitta è arrivata in trasferta sul campo dell’Atletico Pisciotta, che così brinda alla promozione, invece, ai ragazzi del tecnico Antonio Romano, restano soltanto gli applausi per un campionato disputato tra molte difficoltà sempre nella parte alta.
A questo punto, al Pro Atena non resta che riprovarci nella prossima annata, magari con esito diverso.
Nella domenica dei rimpianti e delle amarezze, le note liete arrivano da due squadre di Terza Categoria, che riconciliano con lo spirito vero dello sport e sono le storie del Real Sassano “Pierino Paciello”, come tiene a sottolineare il presidente Michele Di Sisti, che con una squadra abbondantemente over 40, si gioca la clamorosa promozione nel torneo superiore con i Black Lions, altro team davvero singolare ed unico nel suo genere, essendo formato interamente da rifugiati e da ragazzi in attesa di richiesta di asilo, e fortemente voluto dal parroco don Vincenzo Federico, da sempre vicino a questi emigrati.
A giudicare dai risultati il bilancio è ampiamente positivo, considerato che, al primo tentativo, “I Leoni di Sicignano” sono giunti terzi nella regular season e contendono al Real Sassano “Pierino Paciello” il salto in seconda categoria. Questa la bella pagina che a noi piace segnalare.
Il calcio come mezzo di integrazione. La finale si gioca domenica alle ore 18. Mercoledì la scelta della sede su cui giocare la finale: Casalbuono o Sassano.
– Gerardo Lobosco –