Il Valdiano dopo la bella favola durata dieci anni nei quali per quattro stagioni consecutive ha partecipato al massimo torneo dei dilettanti regionali ottenendo buoni risultati (il settimo posto nella prima stagione con Tudisco alla guida, una salvezza miracolosa nei play out battendo la Scafatese con in panchina il duo Cammarota-Manfredini l’anno successivo e un’altra salvezza incredibile nella passata stagione dopo una partenza choc con Criscuolo subentrato in corsa), nella stagione appena ultimata, dopo essere partita con propositi di vertice, ha finito con un sesto posto che l’ha tenuta fuori dai play off.
Un risultato che, seppur al di sotto delle aspettative, resta il migliore in assoluto per una squadra del comprensorio da quando è stata istituita l’eccellenza. Ora però, il progetto appare ai titoli di coda. E una decisione in tal senso è attesa per venerdì quando i vertici dirigenziali del club azulgrana si sono dati appuntamento per avviare le procedure di cessione del titolo. In questi giorni si sono intensificati i contatti con il procuratore Giovanni Piemonte, al quale sarà dato il mandato di trovare una società acquirente. Tutte le indicazioni vanno verso Angri, società uscita battuta nelle semifinali play off di promozione. Ma non solo l’Angri si prospetta all’orizzonte, infatti ci sono altre società pronte a rilevare il titolo del Valdiano.
Che dire? Purtroppo senza le risorse del patron Carmine Cardinale, apparso demotivato e non convinto della politica finora portata avanti, appare difficile continuare a rimanere in corsa per un campionato così oneroso. Per il Valdiano si tratta di un finale amaro ma non del tutto inatteso. Se queste ipotesi si dovessero concretizzare,rimarrebbe l’amaro in bocca soprattutto tra i tifosi. Con la eventuale cessione del titolo del Valdiano si confermerebbe il fallimento di un’idea che voleva unire il territorio. Sicuramente si tratterebbe di una brutta pagina per il calcio del comprensorio che tornerebbe indietro di venti anni e che certo non aiuta a crescere il movimento calcistico.
Agli imprenditori che hanno sostenuto la squadra in questi anni va il grande merito di averci provato, tra mille difficoltà e nel disinteresse di tanti. Questi imprenditori ci hanno provato, mettendoci la faccia e soldi propri, ma c’è da dire che il territorio non ha risposto adeguatamente ai loro sforzi.
– Gerardo Lobosco –