Per il Valdiano non si arresta il momento no. Dopo il ko rimediato a Nola nel finale, arriva anche il passo falso sul campo amico di Casalbuono, dove gli azulgrana di Criscuolo finiscono per cedere il passo alla Palmese. Una sconfitta (1-2) che li fa scivolare ulteriormente in classifica e fa sempre più allontanare l’obiettivo di entrare nella griglia play off.
Un brutto passo falso che può essere solo parzialmente giustificato dalle tante assenze (tre squalificati, i difensori centrali Abate e Magliocca e l’esterno Comegna) e infortunati (Farano, Casella), ma non sufficienti a motivare la sconfitta maturata contro il team partenopeo che è stato capace di approfittare di due indecisioni del reparto arretrato per portare a casa tre punti. Una vittoria per la Palmese che esalta i rossoneri napoletani, i quali grazie ai 3 punti agganciano proprio gli azulgrana valdianesi in classifica. E con il morale a mille, ora sperano di dire la loro nel discorso play off. Di contro la sconfitta finisce per deprimere il Valdiano che in questo girone di ritorno è apparsa la copia sbiadita della squadra che pur non esaltando sul piano del gioco nella prima parte della stagione era riuscita a tenere testa alle big del girone ed ora invece si trova a leccarsi le ferite con il concreto rischio di vanificare il tutto e non entrare nel novero delle prime cinque.
E se nelle prossime quattro giornate non ci sarà una vera e propria inversione ad U, difficilmente si riuscirà a centrare l’obiettivo. Obiettivo che se fallito farebbe assumere a quest’annata (partita con grandi propositi) i contorni di un vero e proprio fallimento. Neanche il tempo di meditare sul passo falso (1-2) rimediato con rigore fallito da Trimarco e rete inutile di Aracri, che mercoledì si gioca nuovamente per il turno infrasettimanale e il calendario non dà una mano a Robertiello e soci, infatti ad attenderli c’è la lanciatissima Audax Cervinara. Ai tifosi del Valdiano che hanno mostrato una certa insofferenza per quest’altro passo a vuoto non resta che incrociare le dita e sperare in un colpo di coda di una squadra che appare però allo sbando.
– Gerardo Lobosco –