Per il calcio del Vallo di Diano la stagione che si avvia alla conclusione può essere senza mezzi termini l’Annus Horribilis. Dopo la retrocessione giunta dopo i play out del Sassano costretto a lasciare la promozione dopo solo due stagioni, la stessa sorte è toccata alla Pollese che, sempre attraverso la fase post season dei play out, ha dovuto lasciare la prima categoria al pari dei cugini del Sassano dopo due soli campionati e lo fa dopo una stagione vissuta quasi sempre nei bassifondi nonostante gli sforzi del tecnico Bruno Panza, il quale ha sposato un progetto a lungo termine che tende alla valorizzazione dei giovani calciatori locali, molti dei quali fatti esordire in questa stagione che è culminata con la retrocessione maturata dopo la gara secca dei play out giocata al “Campo Italia” di Sapri e persa (3-1) contro il Nuovo San Vito Sapri, che nelle intenzioni dei promotori di quest’associazione sportiva doveva rilanciare il calcio nella città della Spigolatrice dopo i fasti del primo decennio del nuovo millennio legato al Sapri 1928, ma che a giudicare dagli scarsi risultati appare molto improbabile. Al momento l’unico dato confortante sembra quello di essere riusciti a mantenere la prima categoria.
Per tornare alla Pollese, la sconfitta di Sapri, come ha dichiarato l’allenatore Panza:”E’ l’epilogo di una stagione nata male e chiusasi peggio. Purtroppo non era questa la gara che avrebbe dovuto segnare il nostro destino, durante tutto il campionato abbiamo commesso troppi errori, anche se in questo match il direttore di gara ci ha messo del suo negandoci la rete del 3-2 che avrebbe potuto riaprire l’incontro, ma ora appare inutile recriminare. Bisogna ripartire con le idee ben chiare. L’unica nota positiva in questa stagione è rappresentata dal fatto che hanno esordito in questo torneo 8/9 under e da questo dato bisogna ripartire. In particolare mi piace segnalare il giovanissimo Isoldi, classe 1999, che tra l’altro ha messo a segno 5 reti. Ci sarebbe la possibilità anche di presentare la domanda di riammissione alla prima categoria, ma nei prossimi giorni ci sarà un incontro con i dirigenti e si valuterà il tutto, ma si può tranquillamente ripartire dalla seconda categoria con tanti giovani che hanno maturato una buona esperienza sia pure culminata con la retrocessione”.
E l’anno nero del calcio valdianese si completa con la mancata promozione in prima categoria del Pro Atena. Non resta che sperare nel Montesano, la squadra del presidente Giovanni Monaco, ancora in corsa nei play off per la scalata in promozione, che potrebbe salvare una stagione che di certo non verrà ricordata dagli sportivi del Valdiano. Anzi.
– Gerardo Lobosco –