Il Valdiano si congeda dai propri tifosi con un successo rifilando tre reti al Castel San Giorgio che esce battuto da Casalbuono (3-1) pur essendo passato in vantaggio. La vittoria ottenuta da Abate e soci, di fatto rende meno amaro questo finale di stagione che ha finito per regalare soprattutto nella seconda parte del torneo molti bocconi amari al club del presidente Cono Dino Di Candia.
La squadra, come si ricorderà, allestita in estate con grandi sforzi finanziari da parte dei dirigenti azulgrana con in testa patron Carmine Cardinale, partiva con i favori del pronostico o quantomeno avrebbe dovuto ambire ad un piazzamento nella griglia play off, invece a 90’ dalla conclusione della regular season si trova fuori da tutti i giochi, questo va a certificare il fallimento dei progetti iniziali.
A dire il vero, il team voluto dal tecnico Vincenzo Criscuolo, ha tenuto il passo delle migliori Agropoli, Sorrento e Cervinara, per due terzi dell’annata sportiva, poi è arrivato l’inatteso calo che l’hanno visto perdere terreno tanto da uscire anche dai play off. In queste ultime due gare che sono coincise con l’uscita anticipata di due big, il portiere Robertiello e l’attaccante Trimarco, si è visto il ritrovato orgoglio degli altri rimasti con in testa Sorriso, andato a segno nelle ultime due partite, prima con il Sorrento e ora con il Castel san Giorgio, e Siciliano, il quale ha siglato la doppietta del sorpasso.
Troppo tardiva la reazione di una squadra che forse, anzi, senza il forse, doveva ambire a qualcosa di più importante, invece si morde i gomiti. Cosa è mancato? Forse la società non ha avuto la forza di prendere provvedimenti nei momenti difficili e dare la scossa a tutto l’ambiente apparso depresso, questa una plausibile motivazione, ma ne potremo sapere di più quando ci saranno dichiarazioni ufficiali, al momento non arrivate.
Ora non resta che concludere questa stagione che vede per la prima volta il club valdianese superare i 40 punti ed è questa l’unica nota positiva in una stagione altrimenti da dimenticare. E da questi presupposti ripartire consapevoli che non bisogna ripetere gli errori e che bisogna puntare su un nuovo assetto sia dirigenziale che tecnico.
– Gerardo Lobosco –