A una settimana dalla scomparsa di don Mimì Di Stasio, amici e collaboratori che lo hanno affiancato durante il suo servizio parrocchiale a Caggiano lo ricordano con parole affettuose.
“E’ impossibile descrivere chi è Don Mimì e cosa ha fatto, sulla sua intensa e straordinaria esistenza, i tanti che negli anni hanno avuto l’opportunità di viverlo da vicino, possono ben comprendere il limite che ho appena evidenziato – dichiara Giuseppe Cafaro, collaboratore del parroco – Uomo di grande cultura e con spiccata arte oratoria, un fine polemista ma con inconsueta capacità di aggregazione, la sua immensa generosità, il suo ardore, il suo essere “battagliero”, a tratti caparbio, sempre in fermento. Privo di pregiudizi.”
“Don Mimì si è speso in senso verticale verso Dio e in senso orizzontale verso l’uomo: una sintesi, pur non perfetta, dell’uomo e del sacerdote”, raccontano le catechiste Adriana, Vincenza, Giusy, Margherita e Anna.
“Aveva il raro dono di saper far aggregare le persone di ogni età. Amava i bambini e i giovani, senza trascurare gli adulti – concludono – Aveva stima, rispetto e considerazione per i suoi collaboratori, catechiste e chiunque lo aiutava nello svolgimento del suo apostolato in questa comunità.”
– Rosanna Raimondo –
- Leggi anche:
12/01/2017 – Caggiano, è morto don Mimì Di Stasio, il prete della carità