E’ stato presentato ieri sera, presso il Castello Normanno del Guiscardo di Caggiano, il progetto “Alan Lomax – Viaggio nelle terre delle mille voci”.
Lomax, di origine americana, considerato il primo grande etnomusicologo del mondo occidentale, ha registrato numerosi repertori di musica popolare in Nord America, Caraibi, Europa, Africa, Russia e Asia Centrale. Nel 1955 giunse a Caggiano, Polla e Sant’Arsenio. In giro per i vicoli di Caggiano, Lomax rimase affascinato dai suoni delle zampogne, canti e balli popolari che ha documentato con foto, appunti e registrazioni sonore, alcuni conservati nell’archivio di Etnomusicologia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma.
“A Caggiano, Lomax ha registrato circa 30 brani tra tarantelle, novene e canti polari – racconta Simone Valitutto, antropologo e studioso della cultura popolare – Una delle caratteristiche del suo lavoro è di aver cristallizzato la musica popolare di un determinato periodo storico”.
La Novena di Natale ha attirato l’attenzione di Lomax, tanto da inserire la melodia in un disco uscito negli Stati Uniti nel 1957, avente come copertina una fotografia di due zampognari di Caggiano, Francesco Navatta e Vincenzo Morrone.
A fine serata è stata inaugurata una mostra contente riproduzioni di fotografie scattate da Lomax e un video-documentario degli zampognari caggianesi.
Nei prossimi giorni seguiranno altri eventi a Caggiano e Sant’Arsenio. “Il progetto intende promuovere la cultura locale– conclude Giovanni Caggiano, sindaco di Caggiano- e valorizzare l’arte di costruire e suonare le zampogne”.
– Rosanna Raimondo –