A circa una settimana dalla caduta dell’amministrazione comunale di Teggiano, il clima è ancora “caldo”, in attesa del via libera alle elezioni in primavera. Nella fase precedente alle dimissioni, uno dei consiglieri comunali a cui, direttamente o indirettamente, più si è fatto riferimento, è stata Elisabetta D’Elia, rappresentante della minoranza. L’abbiamo incontrata per capirne di più.
- Perché le dimissioni e la decisione di far commissariare il Comune?
“Le motivazioni sono diverse e relative ad un’amministrazione monca, allo stallo, ad un dibattito inesistente ed alla perdita di risonanza a livello territoriale. L’atto è, tuttavia, scaturito dal mancato Consiglio comunale che ha accelerato le cose. Il primo punto della seduta era legato alla sicurezza ed almeno quello andava discusso. Il sindaco ha, però, preferito sottrarsi e siamo rimasti interdetti anche perché, come minoranza, ci eravamo fatti carico del problema”.
- Quando si è concretizzata la convergenza con il gruppo “Insieme per Teggiano”?
“All’indomani del Consiglio. Non c’era tempo da perdere. Dovevamo far tutto in pochi giorni al fine di ridurre al massimo la permanenza del Commissario a Teggiano. La delusione era condivisa, seppure le nostre motivazioni fossero diverse e non sovrapponibili a quelle di “Insieme per Teggiano” che, tra l’altro, non conosciamo. Non c’è stata alcuna tresca. Le non dimissioni del sindaco hanno rappresentato un atto di non responsabilità. L’amministrazione era già caduta. Al massimo si sarebbe arrivati al bilancio ma in quel caso il Commissario sarebbe rimasto per più tempo”.
- La parola “inciucio” è stata citata in manifesti, comunicati e conferenze. Ci sono stati “inciuci” o incontri con l’ex sindaco Rocco Cimino?
“Ci sono stati degli incontri nella fase iniziale quando i ‘dissidenti’ non avevano ancora palesato i propri malumori. Incontri che rientravano nella cosiddetta democrazia partecipata. Diciamo che ci sono ‘cascata’ anche perché il sindaco aveva tenuto nascosti i dissapori. Potevo mai pensare di entrare nella maggioranza!? E per fare cosa, poi!? Non avrei mai fatto una cosa del genere, per il rispetto verso chi ci ha votato ma soprattutto verso chi non ci ha votato. Sono cose inconcepibili ed inconciliabili”.
- E’ vero che ha manifestato insofferenza e che non si riconosceva appieno nel gruppo di minoranza?
“Assolutamente no. In questo breve percorso abbiamo sempre condiviso tutto in 12. Mi sono rivolta al Segretario comunale per avere un consulto tecnico ed il tutto è stato, poi, fatto rientrare in dinamiche politiche. Si è arrivati anche a strumentalizzare la mia presenza in occasione di alcuni eventi”.
- Al riguardo Cimino ha parlato di possibile trappola studiata a tavolino.
“Nessuna trappola. E’ stato lui ad inseguirmi. La mia risposta ai suoi inviti è stata ‘devi fare la giunta con le donne e gli uomini della tua cordata’ ed ho assicurato che salti della quaglia non ce ne sarebbero stati. Ho anche proposto di dar vita ad un ‘governo di salute pubblica’ e suggerito di organizzare un confronto tra i capigruppo. Il sindaco, però, ha sempre ostentato sicurezza”.
- Si riproporrà alle prossime elezioni? E con chi?
“Non lo so. La prima esperienza non è stata delle migliori. Mi chiedo se fare politica voglia dire essere al servizio a prescindere o se, invece, rappresenti un ascensore sociale. Se è il secondo aspetto a prevalere, vuol dire che non sono fatta per la politica”.
– Cono D’Elia –
Povera donna indifesa. Peccato che le tue bugie sono ben documentate e testimoniate da chi sa la verità. Mi dispiace candidati sarai la prima ad essere votata da me.
So difendermi da sola e ci metto anche la faccia. Piuttosto, Sig. Franco, si palesi e renda le prove di quanto millanta.
Non penso ci sia bisogno di prove ti conosciamo bene non so con quale coraggio affermi come fara’ Cimino a presentarsi alle prossime elezioni ma vi siete fatti un esame di coscienza credete che i cittadini credono alle vostre vigliaccherie ho alle menzogne dei tre dissidenti che hanno approfittato subito della nomina di Matera x leccargli il c…. sperando in non so cosa alle prossime elezioni avrete una grande sorpresa vuoi un consiglio fai il tuo mestiere dove sei unica per la tua onesta ‘ grazie
Michele in riferimento al tuo commento del 18.02.2016. sei un politico o parente a qualche politico, sei troppo agguerito nelle affermazioni, Elisabetta D’Elia è una docente e le affermazioni li sa pesare, i tre dissidenti come tu affermi che sono vigliacchi ma tu cosa sei…..sei stato mai candidato…….fatti avanti per le prossime………in quanto all’Avv. Matera persona stimata e rispettata, conosciuto dai tre da parecchi anni cosa devono approfittare sulla sua nomina, sorprese non c’è ne saranno in quando credo che il 50 per cento non si ricandiderà alle prossime, non è un rimprovero ma chiarimenti sul commento, a presto…………
Lungi da me pensare che la bravissima docente Elisabetta sia colpevole di ricatti e inciuci ho risposto a quello che pensavo non sono un parente ne sono un politico me ne guardo bene visto i risultati ottenuti sia a livello locale e nazionale in quanto ai dissidente ho espresso la mia opinione senza offendere lo stimato Corrado Matera che tra l’altro ho votato , resto del parere che i cittadini di Teggiano non sono stupidi capiranno chi ha sbagliato grazie
ADDA VINI’ BAFFONU.
Le sacrificate da queste scelleratezze sono Elisabetta e Rosetta, peccato, la mancanza di esperienza le ha bruciate.
per chiarire questi inciuci si richiede lintervento dell FBI.