Ca’ del Conte, l’agrihouse che si estende su una superficie di 20mila metri quadrati immersa nello splendido scenario verde naturalistico della campagna di Padula, a poca distanza dalla meravigliosa Certosa, ha ottenuto una Eco Foglia grazie al rispetto dei 15 criteri base della Guida alla Certificazione al Marchio di Qualità Ambientale EcoWorldHotel aggiornata.
La struttura ricettiva padulese è la prima in provincia di Salerno ad ottenere questo riconoscimento.
L’innovazione di Ca’ del Conte prosegue nel coniugare la tradizione con l’innovazione, la natura con la sperimentazione. Da questi connubi nasce l’Amaro del Tumusso che regala un’esperienza unica, un viaggio attraverso usanze, profumi e campagne assolate immerse nella conca lussureggiante del Vallo di Diano.
Fino ai primi decenni del secolo scorso a Padula venivano organizzate due fiere annuali conosciute in tutto il meridione: quella di San Bruno, derivante con molta probabilità dalla precedente Fiera di San Cipriano, descritta da Cassiodoro nel 527 d.C., e quella del Tumusso (o Tumuzio o Tomusso). È facile immaginare che in queste occasioni si commercializzassero le spezie e le essenze selvatiche reperibili in zona. Spezie ed essenze, peraltro, che oggi fanno parte della flora di uno dei Parchi Nazionali più importanti d’Europa, Riserva di Biosfera, con circa un terzo della flora vascolare italiana.
L’ispirazione per la creazione, per il design e per la brand identity arriva dunque dalle suggestioni di alcuni luoghi di Padula. La selezione delle erbe e il metodo di estrazione e di produzione sono frutto di un’importante collaborazione con il dottor Riccardo Di Novella, Direttore Scientifico dell’EcoMuseo della Valle delle Orchidee e delle antiche coltivazioni del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
La scelta di piante autoctone, la combinazione di aromi e sapori è ciò che rende speciale Amaro del Tumusso. Le essenze utilizzate sono 8, tutte autoctone o domesticate dall’uomo rurale nel corso dei secoli scorsi. “Abbiamo voluto conservare il metodo di lavorazione delle antiche preparazioni medicali, concedendo però al prodotto una gradazione alcolica più elevata, perché sia avvolgente e dia maggior tepore. – dichiarano i titolari – Il nostro Amaro del Tumusso ha infatti una gradazione alcolica pari a 35°, tra le più elevate della categoria”.
Il nome dello speciale amaro fa riferimento alla Fiera del Tumusso che si svolgeva lungo il Viale della Certosa di San Lorenzo e nelle strade limitrofe, in occasione dei festeggiamenti della Madonna dell’Assunta. “Per questo Tumusso è poi diventato il nome di tutta l’area a sud della Certosa adiacente alla Tenuta Ca’ del Conte, da cui tutta la nostra storia prende vita” spiegano.
L’affinamento avviene in anfore di terracotte fiorentine, una tecnica innovativa per i distillati che permette di ottenere risultati eccellenti. La micro ossigenazione, doppia rispetto a quella che avviene con l’uso del legno, inesistente nel caso del vetro o dell’acciaio, arricchisce l’amaro di eleganza e morbidezza, regalando così gusto straordinario.
“Un nuovo amaro buono e naturale, come da filosofia aziendale, senza coloranti e aromi naturali o artificiali. Perfetto da solo come dopo cena, adatto ai cocktail, raggiunge la perfezione se bevuto in compagnia” raccomandano i creatori.