Giunge al termine il 2018 e per tutti, in questo periodo, è tempo di bilanci. Un anno fatto di gioie e delusioni ma anche di fatti accaduti nel territorio.
Il Vallo di Diano nel lungo 2018 ha cercato di parare i vari colpi e lottare per la sopravvivenza: un flusso migratorio di giovani che decidono di partire e Comuni sempre più vecchi che senz’altro viene sintetizzato nel Decreto di chiusura dei Punti Nascita degli ospedali “Luigi Curto” di Polla e “Immacolata” di Sapri poiché i volumi di attività sono inferiori a 500 parti l’anno. Tanta la mobilitazione da parte di cittadini e amministratori che sembrerebbe aver scongiurato, almeno per ora, la decisione. Una vicenda che senz’altro sottolinea le sorti sempre più precarie dell’ospedale di Polla, alle prese con una mancanza di personale medico e sanitario.
ll 2018 ha tolto tragicamente all’affetto dei suoi cari il giovane Antonio Altilio di Caggiano, morto mentre si trovava in montagna, Diego Campiglia di Sala Consilina, ritrovato a Sacco sotto il Ponte Valiterno e Marius Guerra ritrovato a Buonabitacolo. Un anno nero anche a livello di cronaca dove tre omicidi hanno scosso la comunità: i femminicidi a Sala Consilina e Sapri di Violeta Senchiu ed Antonietta Ciancio, uccise dai loro compagni di vita ed il delitto a Buonabitacolo del 17enne Antonio Alexander Pascuzzo, morto dopo essere stato accoltellato da un suo coetaneo. Triste vicenda anche per lo sconosciuto di Petina, il giovane trovato privo di vita nel luglio scorso tra i monti.
A livello politico-amministrativo si è registrata la riconferma di Rocco Giuliano a Sindaco di Polla e l’elezione di Luigi Vertucci ad Atena Lucana. Rinnovo anche per il Consiglio della Provincia di Salerno che ha visto l’elezione di Michele Strianese. L’anno corrente ha visto anche la nomina di Beniamino Curcio a Presidente del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro.
Un 2018 difficile è senz’altro quello vissuto anche dalla Chiesa che ha dovuto fare i conti con lo scandalo chat erotiche ed omosessualità che ha coinvolto anche otto parroci della Diocesi di Teggiano-Policastro.
Un dato che fa riflettere nel 2018 è il dilagarsi dello spaccio sempre più consistente di droga: un dato che ha trovato riscontro spesso in alcune operazioni delle Forze dell’Ordine come ad esempio la recente “Coffe Break”. Allarmante l’aumento di episodi di violenza sulle donne e le cifre spese per il gioco di azzardo.
Ancora in sospeso alcune particolari vicende ambientali come la stazione elettrica di Montesano Scalo e l’istanza di ricerca petrolio “Monte Cavallo”.
In definitiva, quindi, che anno è stato per il Vallo di Diano? Non sta a noi dirlo, ma in termini generali alcuni dati sono preoccupanti e devono far riflettere circa il futuro del territorio.
– Claudia Monaco –