Si può definire un vero e proprio giro del mondo, spinti dal richiamo delle proprie radici, quello compiuto nell’ultimo anno da due coniugi argentini, Carolina Perez Taboada e Adriano Agustine Rodriguez, che in questi giorni stanno scoprendo il Vallo di Diano e le bellezze di Buonabitacolo alla ricerca dei parenti italiani.
Tutto ha inizio dai racconti del papà di Carolina sulla bisnonna buonabitacolese nata nel 1888 e dalla voglia della ragazza di conoscere i parenti rimasti in Italia. Un anno fa Carolina, docente di Ingegneria Civile all’Università di Buenos Aires, ha ottenuto tramite il Consolato argentino una borsa di studio per formarsi in Cina dove si è trasferita insieme al marito che ha lavorato in un vivaio a Shangai. Un mese prima che Carolina terminasse il suo percorso di studi Adriano è partito per la Mongolia, per poi ricongiungersi alla moglie nella regione dello Xinjiang e ripartire, utilizzando mezzi di fortuna come l’autostop, toccando varie mete, tra cui Kazakistan, Russia, Bielorussia e Polonia. A Cracovia i due hanno comprato le biciclette su cui si sono messi in viaggio verso la Repubblica Ceca e, passando attraverso l’Austria, sono arrivati in Italia nello scorso mese di agosto. Carolina e Adriano hanno visitato Venezia, accolti da un’amica argentina, e a bordo di un bus hanno raggiunto Salerno. Qui hanno cercato un fiume lungo cui montare la tenda e potersi lavare. Dopo qualche giorno si sono spostati ad Eboli e di lì, finalmente, a Buonabitacolo, dove hanno nuovamente piantato la loro tenda vicino ad un corso d’acqua e hanno parlato con le persone del posto per trovare i familiari di Carolina.
Il giovane buonabitacolese Pasquale Rinaldi, che ha fatto da tramite tra Ondanews e la coppia, li ha aiutati a conoscere i parenti e, grazie all’ospitalità della famiglia Rinaldi-Calabria, Carolina e Adriano hanno addirittura imparato ad impastare i cavatelli, come da buona tradizione culinaria valdianese. “Li ho incontrati sul Monte Carmelo – racconta Pasquale – e inizialmente pensavo fossero comuni turisti. Poi mi hanno raccontato a lungo la loro storia avvincente, sono rimasto affascinato dal loro viaggio e ho pensato che sarebbe stato bello farlo sapere a tutti. Anche per aiutarli a trovare altri parenti che potrebbero venire a conoscenza di Carolina e Adriano attraverso internet“. Il parroco, don Antonio Garone, ha scritto una lettera che i due ragazzi potranno presentare in giro per l’Italia affinchè siano accolti da qualche parrocchia.
Carolina e Adriano partiranno domani per Roma, per incontrare il fratello di lei, in Europa per cercare lavoro, e poi, prima di rientrare in Argentina, si recheranno a Genova e ad Asturie, in Spagna, dove dovrebbero quasi certamente trovarsi i parenti di Adriano.
– Chiara Di Miele –