Sembrerebbe temporaneamente scongiurata la chiusura della scuola materna gestita dalla Congregazione delle religiose dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, fiore all’occhiello del piccolo comune di Buonabitacolo e punto di riferimento per il servizio educativo e scolastico di intere generazioni.
L’istituto ottuagenario fondato nel 1932, a causa delle sempre più esigue vocazioni, potrebbe vedere concretamente il rischio di una chiusura. Una situazione che ha da subito allertato i cittadini che hanno avviato una raccolta di circa 550 firme per scongiurare la scomparsa dell’asilo.
La notizia ha visto anche un coinvolgimento da parte dell’Amministrazione con delle trattative in corso che preservino la struttura religiosa buonabitacolese ma che ha lasciato anche alcuni strascichi di polemiche tra la maggioranza guidata dal sindaco Giancarlo Guercio e la minoranza con a capo il consigliere Elia Garone.
“Sono finalmente rasserenato e particolarmente felice che la Madre generale delle Suore del Sacro Cuore abbia preso in considerazione la volontà dei buonabitacolesi e degli amministratori di tenere le Suore qui a Buonabitacolo – le parole di Guercio qualche giorno fa, affidate a Facebook – troveremo insieme la soluzione ai problemi, per quel che ci compete, scongiurando il taglio della casa delle religiose. Sono anche commosso per l’appello così sentito dei genitori dei bambini e dei concittadini che parteciperanno alle spese della struttura e dei servizi erogati dalle Suore, come del resto già stanno facendo. Il senso civico e il senso di responsabilità oggi pomeriggio ha raggiunto un livello di sentita partecipazione. Le Suore sono una Istituzione a Buonabitacolo, un riferimento di fede e soprattutto un baluardo di educazione e di aggregazione”.
Le parole del primo cittadino hanno provocato la reazione del consigliere Garone che ha replicato a Guercio: “Non capisco, sembra quasi che il sindaco abbia convinto la Madre generale ma le Suore avevano già mostrato la volontà di proseguire l’attività e di voler restare. Poi, Guercio arriva a scrivere di essere commosso per l’appello dei genitori dei bambini ma non è la prima volta che i cittadini hanno chiesto di non chiudere la scuola. Pensare poi di sopprimere un servizio così importante è totalmente assurdo”.
“Inoltre – conclude Garone – la scuola materna non è carico del Comune, in quanto, oltre ai trasferimenti dallo Stato, i genitori pagano regolarmente una retta abbastanza consistente per la frequenza scolastica dei loro figli”.
“Siamo al ridicolo – la pronta replica di Guercio – forse non si riesce a comprendere che iniziative del genere rischiano di compromettere le delicate trattative in corso”.
– Claudia Monaco –